Al forum “Museum Reputation as a Leadership Tool” riflettori accesi sull’importanza della rete italiana delle case museo e sul loro ruolo nella valorizzazione della memoria culturale
Le Case della Memoria italiane sono state protagoniste del forum internazionale “Museum Reputation as a Leadership Tool”, svoltosi nei giorni scorsi a Zara (Croazia). L’evento, organizzato da ICOM Croazia, INTERCOM, ICLCM, ICOM SEE, ICOM BiH, Fondazione Musei Civici Venezia e Museo del Vetro Antico di Zara, ha riunito esperti museali da tutto il mondo per discutere strategie di branding, reputazione e funzione sociale dei musei contemporanei.

Adriano Rigoli porta il modello italiano delle case museo al centro del dibattito
A rappresentare l’Italia è stato Adriano Rigoli, presidente di ICLCM (International Committee for Literary and Composers’ Museums) e dell’Associazione Nazionale Case della Memoria. Durante il suo intervento, Rigoli ha sottolineato l’importanza delle case museo come strumenti di connessione con le comunità locali, capaci di custodire e trasmettere l’eredità culturale attraverso le storie di personaggi illustri.
«Vent’anni fa – ha ricordato – le case di personaggi famosi erano pressoché ignorate nel panorama museale italiano. Oggi, grazie all’impegno dell’Associazione Nazionale Case della Memoria, queste realtà sono finalmente riconosciute come risorse culturali di valore».
Musei come piattaforme comunitarie: fiducia, identità e inclusione
Uno dei temi centrali del forum è stato il ruolo dei musei come piattaforme comunitarie, capaci di rafforzare la fiducia dei cittadini, promuovere l’inclusione e contribuire a creare una reputazione museale affidabile. Le case museo, in particolare, rappresentano un modello virtuoso di turismo culturale sostenibile, fortemente legato al territorio e in grado di generare valore attraverso la memoria storica.
Nuove prospettive di collaborazione tra Italia e Croazia
Rigoli ha inoltre incontrato la Ministra della Cultura e dei Media della Croazia, Nina Obuljen Koržinek, per presentare la rete italiana delle Case della Memoria e avviare un dialogo su possibili sinergie future con le case museo croate. Un passo significativo verso la cooperazione culturale internazionale e la creazione di reti museali europee dedicate alla memoria di scrittori, artisti e compositori.
Le Case della Memoria come motore di promozione culturale
L’esperienza italiana dimostra che anche i piccoli musei possono esercitare un forte impatto culturale e sociale. Le Case della Memoria si confermano strumenti di valorizzazione identitaria, capaci di raccontare il patrimonio attraverso le vite dei protagonisti che lo hanno costruito.
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