Il 71° Festival Puccini si apre con una Tosca sold out e incassi mai visti. Il pubblico premia la nuova direzione artistica e il ritorno alle grandi voci
Festival Puccini 2025. Con una prima da tutto esaurito e un incasso record, si è aperta venerdì 18 luglio la 71ª edizione del Festival Puccini di Torre del Lago. Una serata memorabile che ha segnato un nuovo capitolo nella storia della rassegna dedicata al Maestro, con la nuova produzione di Tosca firmata da Alfonso Signorini che ha registrato 3.125 spettatori e un incasso netto vicino ai 147mila euro. Numeri che superano ampiamente quelli dell’inaugurazione 2024, ferma a meno di 2.000 presenze e circa 30mila euro di incasso.

Festival Puccini di Torre del Lago, presenze sold out
Il Festival 2025 si conferma dunque un evento in crescita, capace di richiamare pubblico nazionale e internazionale, segnando la serata d’apertura più partecipata e redditizia dal 2009 a oggi. Anche i dati delle edizioni precedenti vengono superati: la Tosca del 26 luglio 2024 e la Madama Butterfly del 31 agosto – entrambe con oltre 3.000 presenze – si fermavano rispettivamente a poco più di 141mila e 143mila euro di incasso.
Tosca di Alfonso Signorini conquista il pubblico al Festival Puccini
La serata inaugurale, che ha visto protagonisti Aleksandra Kurzak, Roberto Alagna e Luca Salsi nei ruoli principali, è stata accolta da lunghi applausi, premiando la scelta di puntare su interpreti di primo piano della lirica internazionale. Un grande successo anche per il direttore Giorgio Croci e per l’intera macchina artistica e tecnica del Festival.
Torre del Lago si conferma cuore pulsante dell’universo pucciniano. Il pubblico ha potuto vivere un’esperienza completa, dal Belvedere sul Lago – ristrutturato e gremito già nel tardo pomeriggio – fino alla Villa del Maestro, dove gli artisti si sono raccolti in omaggio sulla Tomba di Puccini, accompagnati dal direttore artistico Angelo Taddeo e dal presidente della Fondazione, Fabrizio Miracolo.
La Bohème di Ettore Scola torna sul palco del Gran Teatro
Sabato 19 luglio è la volta de La bohème, in uno degli allestimenti più amati della storia recente del Festival. Firmata dal compianto Ettore Scola e ripresa per l’occasione da Marco Scola di Mambro, la produzione si distingue per l’eleganza cinematografica e per la fedeltà alla Parigi ottocentesca tanto cara a Puccini. Sul podio Pier Giorgio Morandi, con Vittorio Grigolo nel ruolo di Rodolfo e Nino Machaidze come Mimì.
Marco Scola di Mambro ha voluto sottolineare quanto suo padre amasse quest’opera e il lavoro di ricostruzione storica e poetica che ne fece. Un omaggio alla Francia e a un’epoca di fermento culturale, in cui l’opera pucciniana continua a trovare risonanza e modernità.
Un cartellone ricco per il 71° Festival Puccini: tutti i titoli in scena
L’edizione 2025 – in scena fino al 6 settembre – propone cinque capolavori del repertorio pucciniano: Tosca, La bohème, Turandot, Madama Butterfly e Manon Lescaut. A questi si aggiunge l’attesissimo gala del 13 agosto con la star internazionale Anna Netrebko. Il tema scelto per questa edizione, Tutto comincia da qui, rimette al centro Torre del Lago come luogo dell’anima e della creazione pucciniana.
Il Festival, che si svolge nell’unico teatro al mondo dedicato esclusivamente a Puccini nei luoghi in cui visse, si rinnova anche attraverso la sezione Off con concerti, danza e spettacoli speciali. Tra gli appuntamenti più attesi, il concerto Morricone Story e il balletto Giacomo Puccini, oltre il tempo.
Festival Puccini 2025: un successo di pubblico, arte e visione
La nuova direzione della Fondazione Festival Pucciniano – guidata dal presidente Fabrizio Miracolo e dal direttore artistico Angelo Taddeo – segna una svolta nella proposta culturale, puntando su qualità, grandi voci e valorizzazione del patrimonio pucciniano.
Per la prima volta, è stato già annunciato anche il programma della 72ª edizione, in scena nel 2026, che celebrerà il centenario di Turandot, a conferma di una progettualità solida e di una visione di lungo respiro. Torre del Lago si candida così a diventare sempre più punto di riferimento nel panorama lirico internazionale.
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