Il focus di Opi Firenze-Pistoia per la Giornata internazionale dell’infermiere
Riflettere sull’uso dell’intelligenza artificiale nel settore sanitario: è stato questo il filo conduttore dell’evento “Bilanciare l’innovazione con responsabilità professionale”, promosso dall’Ordine delle professioni infermieristiche interprovinciale Firenze-Pistoia in occasione della Giornata internazionale dell’infermiere (12 maggio).

Un confronto tra tecnologia e umanità nell’assistenza
L’evento si è svolto presso l’Aula magna del Meyer Health Campus di Firenze, culminando con il Giuramento dei neolaureati. Ad aprire i lavori, il videomessaggio di Barbara Mangiacavalli, presidente Fnopi, che ha sottolineato il valore dell’assistenza infermieristica come atto fondato su scienza, filosofia, competenza e ricerca, sempre al servizio del paziente.
Le istituzioni: “L’intelligenza artificiale non può sostituire l’umanità della cura”
Durante i saluti istituzionali, Emanuele Gori (direttore sanitario del Meyer) e Simone Bezzini (assessore alla sanità della Regione Toscana) hanno evidenziato il ruolo chiave degli infermieri in un contesto sanitario sempre più tecnologico. Bezzini ha affermato: “La tecnologia non può sostituire la componente umana dell’assistenza”.
Anche Serena Spinelli, assessora alle politiche sociali della Regione, ha ribadito l’importanza dell’integrazione multiprofessionale sul territorio, sottolineando il ruolo centrale e insostituibile dell’infermieristica.

Percezione pubblica e consapevolezza professionale
David Nucci ha presentato un docufilm curato da Opi Firenze-Pistoia, basato su interviste ai cittadini per comprendere la percezione della figura infermieristica. Ne è emersa una consapevolezza parziale da parte dell’opinione pubblica, che stimola la professione a migliorare la comunicazione del proprio valore.
Restare umani nell’era dell’intelligenza artificiale
Gianluca Favero, nel suo intervento “Restiamo umani: emozioni, umanità e IA”, ha lanciato un monito: la rivoluzione dell’IA deve essere guidata dagli umanisti, affinché non si trasformi in una “tirannia della predizione tecnologica”. Solo mantenendo al centro la relazione e l’umanità, l’infermieristica potrà trarre beneficio dall’innovazione.
L’IA in ambito clinico: aspetti psicologici ed etici
Laura Belloni e Nicola Gualtieri hanno approfondito le implicazioni psicologiche dell’IA, evidenziando tre grandi sfide: Cognitiva: integrare l’IA potenziando il pensiero critico; Affettiva: arricchire, non sostituire, le relazioni terapeutiche; Etica: garantire che l’introduzione dell’IA rispetti i valori della professione.

Un nuovo ruolo per l’IA nei team sanitari?
Massimo Zancanaro ha proposto una riflessione: “L’IA sarà collega, assistente o controllore?”. Ha delineato due scenari: uno distopico, con perdita di competenze umane, e uno utopico, in cui l’IA libera tempo per compiti complessi, stimolando l’upskilling del personale.
Intelligenza artificiale, opportunità e limiti nelle scienze infermieristiche
Stefano Bambi ha descritto un futuro in cui dispositivi interoperabili e IA supporteranno gli infermieri nelle diagnosi, nella gestione dei dati e nei compiti ripetitivi. Ha però ricordato: “Usiamo questi strumenti con consapevolezza, senza snaturare la nostra professionalità”.
IA: oggetto o soggetto di diritto?
Gianni Cortigiani ha illustrato la definizione giuridica di intelligenza artificiale secondo il regolamento UE 1689/2024: un sistema antropocentrico e affidabile, che deve sempre lasciare la decisione finale all’umano. L’IA è dunque un supporto, non un sostituto.

I prossimi appuntamenti per approfondire
L’Ordine delle professioni infermieristiche interprovinciale Firenze Pistoia continuerà il percorso di riflessione con due nuovi eventi: 16 maggio, Pistoia (Hotel Villa Cappugi) – “Intelligenza artificiale: una partnership per il futuro della sanità” (3 crediti ECM); 23 maggio, Empoli (Agenzia per la formazione) – “Il nuovo codice deontologico 2025: aspetti etici e innovazione” (3 crediti ECM).
Lascia un commento