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Home » Cronaca » Turismo residenziale in Toscana, boom di prenotazioni sulla costa:

Turismo residenziale in Toscana, boom di prenotazioni sulla costa:

Luglio 28, 2020 da redazione Leave a Comment

“Estate da tutto esaurito” Le stime dell’associazione Property Managers

Turismo residenziale in Toscana eccezionale. Gli italiani hanno preso d’assalto la Versilia, l’Elba e la Maremma. “Raddoppiato il fatturato di luglio e agosto rispetto al 2019” per una stagione fuori dal comune.

Turismo residenziale e valori inaspettati

Una stagione così era davvero imprevedibile.  Notevole il boom di prenotazioni tra la Versilia, l’Isola d’Elba e fino alla Maremma. Luglio e agosto segnano un aumento di presenze in netto aumento rispetto all’anno scorso. Si parla infatti addirittura di un raddoppio del fatturato per le imprese che lavorano nel comparto del turismo residenziale e extralberghiero. Cambiano i turisti, niente russi o americani, pochi anche i tedeschi, gli svizzeri e i francesi. Il 95% sono italiani, soprattutto del nord, qualche presenza straniera più significativa  inizierà a farsi vedere per settembre.

Turismo residenziale, parola agli esperti

«Non credevo fosse possibile fare questi numeri in un anno così difficile- ha detto  Maria Chiara Casamorata, referente per la costa toscana di Property Managers Italia, associazione nazionale di categoria del turismo residenziale- Ad aprile le previsioni erano drastiche, si parlava di un meno 80%. A giugno le perdite erano sul 50% e poi ci è letteralmente arrivata addosso una valanga di prenotazioni, tanto da raddoppiare i numeri rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Oggi possiamo dire che abbiamo il tutto esaurito. Rispetto a qualche mese fa,  è tornato finalmente l’ottimismo». Ma non solo. «Prenotazioni tutte last minute, una scelta ragionevole considerando la situazione –  continua Casamorata –  Una richiesta su 3 è fatta da gruppi di giovani che magari hanno preferito le coste toscana a Ibiza e Formentera. Molte sono famiglie e gruppi di nuclei familiari, genitori con figli e nonni oppure amici». 

Bonus vacanze, l’assenza nel settore extralberghiero e la spiegazione dell’esperta

Il grande assente nel settore extralberghiero è stato il bonus vacanze. «Me lo hanno chiesto in tanti – ha spiegato Maria Chiara Casamorata, referente per la costa toscana di Property Managers Italia, associazione nazionale di categoria del turismo residenziale –  ma purtroppo, per una visione miope del Governo, l’extralberghiero non è stato inserito in questa misura. Un errore madornale se si considera che noi siamo quasi il 60% del settore. Avrebbe aiutato tanto famiglie a scegliere la sistemazione più adatta». Ville con piscina e case in campagna isolate sono state subito prenotate, per una scelta comprensibile di sicurezza fatta da tanti. Cambia anche la lunghezza della vacanza, il 40% in più ha chiesto una sistemazione per lunghi periodi, un mese o anche più, approfittando dello smart working.

Regole rivoluzionate e schizofrenia di mercato come spiega Alessandra Signori

«Ogni regola è saltata in questo 2020, siamo di fronte ad un mercato che oserei definire schizofrenico – commenta Alessandra Signori, socia fondatrice di Property Managers Italia e referente  per la Toscana – ogni mese dobbiamo cambiare strategia per stare al passo con le richieste dei clienti. Stiamo lavorando bene, ci siamo rimboccati le maniche e abbiamo creato una rete per sostenerci nelle strategie e scambiare informazioni in tempo reale così da avere sempre il polso del mercato, soprattutto per dare ai nostri clienti la garanzia di una vacanza in totale sicurezza. E visto il risultato, il messaggio è arrivato».

Turismo residenziale, i grandi problemi delle città d’arte spiegati da Signori

Male, se non malissimo, nelle città d’arte. Qui le presenze, secondo le previsioni Property Managers sono in calo addirittura dell’80%. «Nei centri storici è un deserto – commenta Signori – Infatti stiamo trasferendo più della metà delle case destinate agli affitti turistici a studenti universitari, uomini d’affari, ricercatori e professori universitari”. E’ nata anche la figura dello smart worker itinerante: “Sono famiglie che lavorano da remoto e possono spostarsi ovunque, quindi scelgono la Toscana dove la qualità della vita è comunque alta e la sanità accessibile. Stanno infatti aumentando notevolmente le richieste per affitti a lungo termine».  Sono nati anche siti dedicati esclusivamente allo smart working come https://smartworkingspaces.sharetribe.com

Filed Under: Cronaca, Primo piano Tagged With: Toscana

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