Il commento del segretario generale dell’Autorità di Bacino dell’Appennino Settentrionale, Massimo Lucchesi
«Siamo molto soddisfatti per l’ingresso del Comune di Pisa nel Patto per l’Arno – dichiara il segretario generale dell’Autorità di Bacino dell’Appennino Settentrionale, Massimo Lucchesi – che rafforza una rete che sta diventando sempre più ricca e che unisce le amministrazioni comunali presenti lungo tutta l’asta del fiume Arno, i Consorzi di Bonifica della Toscana n. 2, n. 3 e n. 4, associazioni e altri enti che si occupano a vario titolo della cura e della manutenzione del territorio. Queste collaborazioni sono essenziali anche per fare in modo che i lavori di messa in sicurezza idrogeologica vadano avanti e che sia garantito nel futuro un flusso costante di finanziamenti, anche grazie alle risorse del Recovery fund, ai fini di una rinnovata promozione del territorio fluviale».
«Proprio su questo aspetto l’Autorità di distretto ha presentato a settembre scorso al Ministero dell’Ambiente una scheda progetto su infrastrutture verdi e interventi integrati win win, previsti nei Piani di gestione, per un importo complessivo sull’intero territorio distrettuale pari a 100 milioni di euro – prosegue Lucchesi -. In linea con quanto richiesto dall’Europa occorre continuare a puntare su misure di rinaturalizzazione dei corsi d’acqua e di laminazione delle piene e sugli strumenti di concertazione, quali i contratti di fiume, che ne favoriscono l’attuazione nell’ottica di uno sviluppo condiviso e sostenibile del territorio. Su questi temi l’impegno dell’Autorità sarà sempre forte e costante come lo è quello dei tre consorzi di bonifica che da mesi stanno portando avanti un’intensa attività di sensibilizzazione su tale tematica».
“Patto per l’Arno”: si punta alla navigabilità del fiume
Il Comune di Pisa ha appena aderito al manifesto d’intenti intitolato “Patto per l’Arno” promosso dall’Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino Settentrionale, in accordo con i Consorzi di Bonifica della Toscana, per dare avvio ad un percorso partecipativo che coinvolgerà tutti gli enti e le Amministrazioni Pubbliche interessati dalla gestione del fiume, articolandosi in tre distinti contratti relativi all’ambito dell’Alto, Medio e Basso Valdarno. La finalità è quella di giungere ad un patrimonio condiviso di conoscenze, problematiche e potenzialità del fiume e del territorio in cui scorre, per poter attivare azioni coordinate sul fronte della sicurezza idraulica, della pulizia del fiume, della fruibilità e della valorizzazione ambientale, culturale, turistica ed economica dell’ambiente fluviale, con riferimento allo sviluppo di attività come la navigabilità del fiume.
La Giunta Comunale di Pisa ha approvato la scorsa settimana l’adesione al manifesto d’intenti “Patto per l’Arno”, che si pone in linea di continuità con il progetto per la navigabilità dell’Arno che ha ricevuto il finanziamento del concorso “Italia City Branding 2000”, integrando ed arricchendo le azioni che l’Amministrazione Comunale sta predisponendo per la realizzazione del progetto.
Latrofa: «Comune di Pisa in prima linea sulla valorizzazione delle potenzialità dell’Arno»
«Con la firma di questo Patto – commenta l’assessore alla navigabilità dell’Arno e dei suoi canali, Raffaele Latrofa – il Comune di Pisa aderisce ad un percorso partecipativo che ci vede impegnati in prima linea sulla valorizzazione delle potenzialità dell’Arno. Il Patto aderisce e conferma in pieno la nostra idea che abbiamo lanciato con il progetto sulla navigabilità, già finanziato dal bando “Italia City Branding 2020” della Presidenza del Consiglio dei Ministri: quello di fare squadra tutti insieme intorno al fiume. “L’Arno unisce la città”, come titola il nostro dossier sulla navigabilità, ma non solo, unisce tutto il territorio del Valdarno, legando insieme enti, amministrazioni e anche soggetti economici, nella definizione di azioni comuni e coordinate da adottare per la tutela delle risorse idriche, la salvaguardia del rischio idraulico, la valorizzazione dell’ambiente fluviale e soprattutto lo sviluppo economico, turistico e culturale legato alla fruibilità e alla navigabilità del fiume Arno».
Ventavoli, CB4: «l’Arno è da sempre al centro dell’impegno del nostro Consorzio»
«Il fiume Arno è da sempre al centro dell’impegno del nostro Consorzio di Bonifica – spiega il presidente del Consorzio di Bonifica 4 Basso Valdarno, Maurizio Ventavoli –. I Consorzi curano infatti sia il grande fiume toscano che il capillare reticolo di corsi d’acqua minori che vi si gettano. Iniziative come il contratto di fiume, che favoriscono la conoscenza, la consapevolezza e il coinvolgimento di cittadini, associazioni ed enti di vario tipo, sono fondamentali per fare rete e creare intorno all’Arno sinergie più ampie. Proprio per questo abbiamo subito aderito all’iniziativa con grande entusiasmo e siamo lieti che il Comune di Pisa partecipi all’iniziativa con altrettanta convinzione».
I quattro obbiettivi strategici del “Patto per l’Arno”
Nello specifico, gli obiettivi strategici generali riportati nel manifesto d’intenti “Patto per l’Arno” sono:
Obiettivo strategico n. 1 – “Per un Arno pulito” che interessa la tematica della tutela dei corpi idrici afferenti all’Arno e della corretta gestione delle risorse idriche;
Obiettivo strategico n. 2 – “Per un Arno sicuro” che interessa la tematica della salvaguardia dal rischio idraulico e da dinamica fluviale attraverso le politiche di riduzione della pericolosità e di gestione del rischio sul territorio;
Obiettivo strategico n. 3 – “Per un Arno da vivere” che interessa la tematica della fruibilità delle sponde e del fiume e della riqualificazione dell’ambiente fluviale;
Obiettivo strategico n. 4 – “Per un Arno da promuovere” che interessa la valorizzazione culturale, economica, sociale e turistica dell’ambiente fluviale, le possibili attività sul fiume dalla pesca alla navigabilità, la comunicazione e l’educazione ambientale
Per l’attuazione di questi obiettivi – si spiega nel manifesto – si rende necessario costituire una cabina di regia, composta da Autorità di bacino, ANBI Toscana, ANCI Toscana e i Comuni di Arezzo, Firenze e Pisa in qualità di Comuni capoluogo dei rispettivi ambiti, al fine di attuare e coordinare il percorso “Verso il contratto di fiume per l’Arno”.
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