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Home » Cultura » Ritrovamento di vasi e orci in terracotta

Ritrovamento di vasi e orci in terracotta

Maggio 23, 2020 da redazione Leave a Comment

Al museo della Specola l’eccezionale scoperta

Un ritrovamento di vasi e orci in terracotta che conta oltre venti elementi, databili a partire dal XVI secolo. La scoperta è avvenuta durante i lavori di riqualificazione del museo della Specola in via Romana.

ritrovamento di orci e vasi in terracotta

Ritrovamento di vasi e orci in terracotta, le tecniche di utilizzo

I lavori propedeutici per consolidare le volte del cortile di palazzo Bini Torrigiani hanno riportato alla luce oltre venti vasi e orci in terracotta. Gli oggetti, recuperati tra il piano di calpestio e l’estradosso, ovvero la superficie esterna della volta, avevano un impiego particolare. Secondo una tecnica costruttiva spesso utilizzata, erano necessari all’alleggerimento della struttura, patrimonio dell’Università.

ritrovamento di vasi e orci in terracotta

Museo della Specola, i dettagli della scoperta

I vasi e gli orci ritrovati al Museo della Specola sono di grandi dimensioni: fra questi anche una conca per agrumi. Gli orci sono per lo più “a beccaccia”, ovvero col versatoio a forma di bocca di uccello Alcuni orci hanno impresso il marchio di tre gigli fiorentini. Questi oggetti provengono da manifatture imprunetine. In particolare su di uno di questi è addirittura apposto il nome della fornace di provenienza. Si tratta di ritrovamenti quasi tutti integri, anche se taluni riportino cretti e fenditure, presenti forse fin dal momento della produzione oppure causati dall’uso prolungato. Ad una prima valutazione, poi, risulterebbero materiali di riuso provenienti forse dalle stesse botteghe della zona di via Romana o dalle cantine del palazzo.

Il recupero degli orci e dei vasi al Museo della Specola

Il recupero dei vasi e degli orci, alcuni dei quali erano posizionati in senso verticale e altri in senso orizzontale in punti diversi del solaio a seconda della curvatura della volta, è stato effettuato dalla Ati, appaltatrice Romeo Puri Impianti che esegue i lavori per conto dell’Università di Firenze. Il soprintendente per l’archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Firenze e per le province di Pistoia e Prato, Andrea Pessina ha espresso la sua soddisfazione. Anche il presidente del sistema museale di ateneo, Marco Benvenuti, durante il sopralluogo congiunto dei giorni scorsi ha manifestato la sua felicità.

Filed Under: Cultura, Primo piano Tagged With: Firenze, FirenzeToscana

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