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Home » Primo piano » Qualità ambientale e lo standard mondiale per la certificazione

Qualità ambientale e lo standard mondiale per la certificazione

Novembre 13, 2020 da redazione Lascia un commento

Fra i candidati alla green list di Iucn anche il parco nazionale Foreste casentinesi, monte Falterona e Campigna

Un importante momento per il Parco Nazionale candidato a essere incluso nella lista dello standard mondiale per la certificazione qualità ambientale. I risultati dell’istruttoria sono attesi per i primi mesi del 2021.  

foto: G. Giacomini

Qualità ambientale e Iucn ecco come funziona


L’Unione internazionale per la conservazione della natura (Iucn International union for the conservation of nature), è una organizzazione non governativa con sede in Svizzera. La sua “Green list” premia, su tutto il pianeta, le migliori gestioni di aree protette rivolte al tema della conservazione. Per accedere alla Green list le aree naturali protette devono rispondere a tutti i requisiti di qualità richiesti dal global standard della Iucn, sia in termini di conservazione del capitale naturale che per quanto riguarda il livello gestionale. I criteri per l’accesso alla lista registrano anche elementi di valutazione relativi all’adattamento alla loro realtà. In Italia le procedure di accesso dei parchi alla Green list Iucn avvengono grazie all’impegno del ministero dell’Ambiente e con il supporto di Federparchi.

Qualità ambientale, la spiegazione del presidente del Parco nazionale


 «La Green list- ha detto Luca Santini, presidente del parco nazionale- rappresenta il ‘Nobel’ della natura. La Iucn è la più autorevole istituzione scientifica internazionale che si occupa di conservazione della natura. Ad oggi hanno ottenuto il riconoscimento solo 49 aree protette del mondo su 200.000. Di queste solo una è in Italia: il primo Parco costituito nel nostro paese, nel 1922, quello del Gran Paradiso. Sarà dura, ma il Parco nazionale, già riconosciuto Patrimonio dell’umanità Unesco dal 2017, ha senz’altro ottime carte da giocarsi».

L’importanza della Green list spiegata dal presidente Federparchi

«Il valore di Green list- ha spiegato Giampiero Sammuri, presidente Federparchi- non risiede unicamente nel giusto  riconoscimento per le capacità di un Parco, ma ha risvolti molto importanti per le politiche di sostenibilità di tutto il pianeta.  Le finalità di un parco sono a servizio di tutta la comunità, sia locale che globale. Questo compito, che in passato sembrava relegato a una mera testimonianza di salvaguardia di specie e habitat in pericolo, oggi è diventato parte determinante di una sfida che impegna i responsabili politici ed economici di tutto il mondo. I parchi, soprattutto quelli riconosciuti ‘Green list’, rappresentano un importante  riferimento tecnico e di governance per il mantenimento delle risorse naturali fondamentali per la salute dei cittadini e per una economia sostenibile più a misura d’uomo».

Ulteriori dettagli sul confronto

Gli ispettori Eagl (Expert assessment group) hanno avuto un confronto con gli stakeholder (sindaci ed operatori dell’intero territorio), hanno approfondito i progetti in collaborazione con le realtà imprenditoriali e associative del territorio, in particolare quelli relativi al “Cane da guardianìa” e al “Percorso del lupo” di Moggiona. Si sono poi spostati in Romagna, nella foresta di Campigna e ai margini della riserva naturale integrale di Sasso Fratino. La ricognizione degli specialisti della Iucn ha lo scopo di  verificare  i parametri di qualità delle attività ambientali e di management per il riconoscimento internazionale.

Archiviato in:Primo piano Contrassegnato con: Arezzo, Toscana

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