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Home » Cronaca » Magistrali di ambito sanitario: test d’ingresso rimandati

Magistrali di ambito sanitario: test d’ingresso rimandati

Novembre 16, 2020 da redazione Leave a Comment

Opi Fi-Pt: «Bene evitare prove in presenza, ma non fermiamo formazione»

A seguito del decreto emanato dal Ministro dell’Università Gaetano Manfredi, sono state rinviate anche le prove di ammissione ai corsi di laurea magistrale delle professioni sanitarie in programma a Firenze. Il decreto prevede che le prove di ammissione siano rinviate a una successiva data che, tenuto conto dell’evoluzione del quadro pandemico e di eventuali ulteriori disposizioni in materia, sarà fissata entro il mese di marzo 2021. Spetterà agli atenei, “nell’ambito della loro autonomia organizzativa e gestionale”, assicurare “il recupero delle attività formative e degli esami di profitto relativi al primo semestre nel corso dell’anno accademico 2020-2021”.

Magistrali di ambito sanitario: test d'ingresso rimandati

Massai (Opi Fi-Pt): «valutare metodologie di selezione online. Per scongiurare ulteriori ritardi».

«Apprezziamo la decisione del Ministro Manfredi di non effettuare le prove di ammissione in presenza: nella malaugurata ipotesi che le selezioni fossero divenute fonte di contagio, le ricadute sul piano nazionale sarebbero state incontenibili – spiega il presidente di Opi Firenze-Pistoia Danilo Massai –. La nostra proposta, che avevamo avanzato in una lettera e che ribadiamo, è quella di valutare l’ipotesi di utilizzare metodologie di selezione online. L’obbiettivo è scongiurare ulteriori ritardi nella fortificazione del nostro sistema sanitario. La sanità italiana è sottoposta a una pressione mai vista prima e non sarebbe una scelta lungimirante fermare la formazione. La carenza di personale sanitario, in particolare di infermieri, è radicata da troppo tempo nel nostro Paese: ulteriori rinvii potrebbero peggiorare la situazione sul breve e sul lungo periodo».

L’Ordine delle Professioni Infermieristiche Interprovinciale Firenze-Pistoia aveva già sollevato la questione con una lettera inviata al presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, all’assessore alla Sanità Simone Bezzini, al sindaco di Firenze Dario Nardella, al Prefetto di Firenze Laura Lega, al Direttore Generale della Azienda Usl Toscana CentroMorello Marchese e al direttore del Dipartimento della Prevenzione Renzo Berti.

Filed Under: Cronaca

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