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Home » Cronaca » Giù le zampe, un progetto contro la violenza

Giù le zampe, un progetto contro la violenza

Marzo 15, 2021 da redazione Lascia un commento

Il canile comunale gratuito per gli animali di donne vittime di violenza e per quelli maltrattati

Canile comunale gratuito per gli animali di donne vittime di violenza e per gli animali maltrattati. Giù le zampe è il canile rivolto alle persone che entrano in un percorso nei centri antiviolenza. Con questo slogan, il comune di Livorno offre il contributo alla lotta contro la violenza di genere.

Giù le zampe, la proposta

Ospitare gratuitamente, per tutto il tempo necessario, al canile municipale “La cuccia nel bosco”, gli animali delle donne vittime di violenza che chiedano protezione per lasciare la casa di partner violenti, o comunque abbiano necessità di mettere al riparo dai maltrattamenti l’animale stesso. Ecco la proposta del comune di Livorno.

L’iter per attuare giù le zampe

Il tutto deve passare attraverso la rete dei centri antiviolenza di Livorno. Infatti le donne, per accedere al servizio, devono essere inserite in un percorso di tutela a tutto campo. Come spiega la vicesindaca Libera Camici, che ha sia la delega alle pari opportunità che alla tutela animali, spesso nei casi di violenza domestica e di stalking i partner abusatori minacciano di ferire o uccidere (o feriscono e uccidono) l’animale domestico. Questo avviene per indurre la partner a restare, per punire la compagna che se ne sta andando. Ma non solo, a volte anche come metodo coercitivo per farla tornare a casa.

La spiegazione del progetto

In altre parole, si minaccia o maltratta l’animale domestico per ammonire la vittima umana, prospettandole di essere la prossima della lista. Non a caso le donne vittime di violenza intrafamiliare che hanno animali, solitamente non se ne vanno di casa. E non lo fanno per non lasciare il pet in balia del partner abusatore. Tale dinamica, quando si verifica, impedisce d’intervenire in modo tempestivo per salvare la vita delle vittime umane (donne e minori) coinvolti nell’abuso. In questi casi l’unico modo per convincere le donne a lasciare il proprio animale è saperlo al sicuro in un rifugio per animali.

Giù le zampe, cosa hanno fatto sapere dall’ufficio tutela animali

«Il maltrattamento di animali in ambito domestico oltre che una condotta da condannare di per sé – hanno spiegato dall’ufficio Tutela Animali – costituisce un preciso indice di pericolosità per le donne e i minori presenti in famiglia che sono esposti ad atti violenti da parte del partner. Violenza di genere e violenza di specie hanno la stessa origine e la stessa natura. Per questo abbiamo ritenuto opportuno mettere a disposizione in maniera gratuita all’interno del nostro canile comunale dei box per ospitare gli animali delle donne che necessitano di mettersi in salvo e di salvare i propri affetti, nella consapevolezza che solo la tempestività e la rete possano fermare la prevaricazione, l’abuso e il femminicidio».

La proposta dell’amministrazione comunale di Livorno

Per questo motivo, l’amministrazione comunale si propone di far conoscere questo nuovo servizio. Si potrà accedere tramite la rete dei centri antiviolenza di Livorno e traccia un filo che va alla violenza di genere alla violenza di specie. Il Canile Comunale di Livorno si propone dunque come rifugio per animali di donne vittime di violenza ma anche per animali vittime di violenze.

Dettagli e riferimenti telefonici

Da segnalare che il Comune ha riunito in una pagina del sito istituzionale i recapiti di riferimento dei soggetti che a Livorno possono intervenire in casi di violenza o stalking https://www.comune.livorno.it/sociale/stop-alla-violenza-contro-donne-stop-allo-stalking e grazie ai quali si può accedere anche a questo specifico servizio di tutela animali. Numeri che si aggiungono al numero italiano di emergenza 113 e a quelli specifici delle Forze dell’Ordine.

Archiviato in:Cronaca Contrassegnato con: Livorno, Toscana

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