• Passa alla navigazione primaria
  • Passa al contenuto principale
  • Passa alla barra laterale primaria
  • Home
  • Città
    • Arezzo
    • Carrara
    • Firenze
    • Grosseto
    • Livorno
    • Lucca
    • Massa
    • Pisa
    • Pistoia
    • Prato
    • Siena
  • Contattaci

L'Eco di Toscana

Notizie in tempo reale dalla regione

  • Primo piano
  • Cronaca
  • Politica
  • Economia
  • Cultura
  • Tecnologia
  • Pronto Salute
  • Toscani in viaggio
Home » Toscani in viaggio » Antelope Canyon, il cuore magico dell’Arizona

Antelope Canyon, il cuore magico dell’Arizona

Febbraio 27, 2025 da redazione Lascia un commento

Tappa irrinunciabile in un viaggio nei parchi naturali degli Stati Uniti

Ci sono luoghi che scopri quasi per caso. E che diventano la tappa “magica” di un intero viaggio, quella che non puoi dimenticare. È stato così per l’Antelope Canyon, in Arizona, negli Stati Uniti.

Una volta fissate in mente le immagini di questi luoghi, non è difficile ritrovarle ovunque: sui salvaschermi dei computer, come su borse e poster. Eppure il loro nome non è ancora così conosciuto. Personalmente, l’ho incontrato per la prima volta in uno dei tanti post un po’ sensazionalistici che affollano Facebook. E dato che stavamo programmando un viaggio nei parchi naturali degli Stati Uniti, abbiamo deciso di farci un salto. Anzi due.

Antelope Canyon

I due tratti dell’Antelope Canyon

Perché l’Antelope Canyon, collocato a Page, in Arizona, è diviso in due distinti tratti visitabili. Il Lower Canyon (o “The Corkscrew” – il Cavatappi) e l’Upper Canyon (o “The Crack – la Spaccatura). Si tratta di due parti di un lunghissimo cunicolo scavato dalle acque impetuose che, dalle montagne, attraverso questa valle arida e deserta. Quando arrivano, dopo aver dilavato chilometri di terreni privi di vegetazione, sono così impetuose da scavare la pietra a loro immagine e somiglianza, scolpendo vortici e gorghi. E ovviamente travolgono e uccidono anche eventuali visitatori, motivo che rende il Canyon off limits in caso di piogge, anche se le precipitazioni sono a molti chilometri di distanza.

Lower Canyon, l’esperienza ripaga la fatica

Lower e Upper Canyon sono due luoghi magici e vale la pena visitarli entrambi. Ma se dovete sceglierne uno solo (anche perché il costo non è indifferente) puntate sul Lower. Vi diranno che è più difficile da percorrere, che c’è molto da camminare, ma (a nostro modesto parere) si tratta di un percorso agevolissimo per chiunque sia abituato a fare un po’ di trekking, bambini inclusi. Il disagio di arrampicarsi su scale e scalette, di doversi appiattire per superare qualche punto in cui la roccia è più bassa o più stretta, è ampiamente ripagato dalla magia del luogo.

Alba e tramonto, tutto il fascino dell’Antelope Canyon

Durante la visita, possibile solo con la guida di accompagnatori Navajo, sarete praticamente da soli, insieme al vostro piccolo gruppo. Vi potrete così immergere nel silenzio e nei suggestivi colori che raggiungono la massima bellezza all’alba e al tramonto, quando i raggi del sole filtrano obliqui. Qua dentro, la terra sembra un ventre materno, morbido e vellutato, pieno di anfratti e nicchie. Se avrete fortuna, alcune guide si soffermeranno anche a suonare una chitarra, per rendere ancora più magica questa scoperta. Poi, percorso un lungo tratto in queste viscere di roccia, risalirete in superficie, emergendo in un punto diverso rispetto all’entrata, da un pertugio così stretto da essere invisibile.

Upper Canyon, (tante) impronte sulla sabbia

L’Upper Canyon è un’altra storia: anche in questo caso gli ingressi sono gestiti dai Navajo, che accompagnano i visitatori in fuoristrada fino all’entrata. Per arrivare occorre attraversare la distesa di sabbia che caratterizza il letto del fiume (lo stesso che scorre nei Canyon) nel tratto in cui emerge in superficie. Poi, ecco l’entrata a piedi nel Canyon vero e proprio, molto più largo e accessibile dell’altro. Qui non si cammina sulla roccia, ma su un letto di sabbia finissima, che rende il passaggio molto più agevole ma che favorisce anche la presenza di tantissimi visitatori. Partenza e arrivo sono poi dallo stesso punto e i gruppi devono quindi percorrere il Canyon due volte. Finisce insomma che la magia si perde un po’, nonostante la bellezza del luogo, nel via via di gente che entra e esce, nel passo da cedere agli altri gruppi e nei chiacchiericcio che cancella il silenzio.

Il legame con i Navajo

In ogni caso, si tratta di due luoghi da visitare e di un’occasione eccezionale per stare a contatto con i Navajo e ascoltare il loro punto di vista sugli Stati Uniti di ieri e di oggi. Fra parentesi, questo luogo appartiene ai Navajo in tutti i sensi: non solo si trova nelle loro terre (la Nazione Navajo) e sono loro a gestire gli accessi, ma la scoperta di questo luogo magico è dovuta propria a una donna indigena. Fu una pastorella Navajo, nel 1931, ad entrare nel Canyon per la prima volta per recuperare una pecora. La signora, oggi molto anziana, vive ancora (così ci hanno assicurato) poco lontano.

Archiviato in:Toscani in viaggio

Interazioni del lettore

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Barra laterale primaria

Premio Corona del Marzocco a due giovani toscani: Bernard Dika e Giulia Mazzoni

Istituito dalla Società di San Giovanni Battista, l'opera è realizzata dalla … [Leggi Articolo...] infoPremio Corona del Marzocco a due giovani toscani: Bernard Dika e Giulia Mazzoni

Categorie

  • Cronaca
  • Cultura
  • Economia
  • Lifestyle
  • Politica
  • Primo piano
  • Pronto Salute
  • Sport
  • Tecnologia
  • Toscani in viaggio
  • Uncategorized

Seguici sui Social

  • Facebook

Contattaci

redazione@ecoditoscana.it

Tag

Aisla Anbi Toscana aquilone Arezzo Babbo partigiano bologna brunello di montalcino Consorzi di Bonifica consorzio di bonifica consorzio di bonifica 4 basso valdarno cultura donazione duomo firenze edera Eike Schmidt Firenze FirenzeToscana firenze toscana Forlì-Cesena Francesco Ferrari Grosseto hiv Livorno Lucca Madonna col Bambino e Angeli Massa memoria metatourism metaverso montopoli in val d'arno ong pelletteria Piombino Pisa Pistoia Prato restauro porta dei Cornacchini sapaf scandicci Siena Sla synlab Tirana Toscana wellness

Web e Tecnologia

Aep (Signa, Fi) porta a segno il progetto per il trasporto pubblico in Polonia 

Mostra “Giacomo Puccini Manifesto”, a Lucca dal 29 novembre

Intelligenza artificiale, la sfida del futuro

Dalla cantieristica navale di Pisa un altro grande progetto pronto a solcare i mari

Da oggi con il brevetto di Aep la validazione contactless dell’abbonamento sui mezzi di trasporto si fa anche con smartphone Apple

Premio Corona del Marzocco a due giovani toscani: Bernard Dika e Giulia Mazzoni

Istituito dalla Società di San Giovanni Battista, l'opera è realizzata dalla Bottega Penko Un’opera della Bottega Orafa Paolo Penko per premiare due giovani che valorizzano Firenze e la Toscana. Si terrà domani, domenica 22 giugno (ore 11), giorno … Leggi di più infoPremio Corona del Marzocco a due giovani toscani: Bernard Dika e Giulia Mazzoni

Firenze celebra il suo Patrono: torna l’antica incoronazione del Marzocco

La tradizione rivive nel segno delle creazioni di Bottega Penko Firenze si prepara a rivivere una delle sue più affascinanti e storiche tradizioni fiorentine: l'incoronazione del Marzocco. Per il quinto anno consecutivo, il Comune di Firenze, la Società San … Leggi di più infoFirenze celebra il suo Patrono: torna l’antica incoronazione del Marzocco

Ci ha lasciati Elio Pagni, luminare della medicina

Il cordoglio di tanti per l'ex primario della terapia intensiva e rianimazione di Careggi Ci ha lasciati ieri, a 89 anni, il professor Elio Pagni, luminare della medicina. Elio è stato ex primario della terapia intensiva e rianimazione di Careggi. … Leggi di più infoCi ha lasciati Elio Pagni, luminare della medicina

Caldo estivo e sicurezza sul lavoro: la Toscana vara nuove linee guida per tutelare i lavoratori

Limitare le attività nelle ore più calde, garantire idratazione e formazione: la Regione indica la rotta per affrontare l’emergenza caldo nei luoghi di lavoro Caldo e come difendersi. Partono da qui le linee guida della Regione Toscana circa i lavoratori … Leggi di più infoCaldo estivo e sicurezza sul lavoro: la Toscana vara nuove linee guida per tutelare i lavoratori

Fochi di San Giovanni 2025: Firenze celebra il suo Patrono tra tradizione, musica e fuochi d’artificio

Dal 21 al 24 giugno, la città onora San Giovanni Battista con eventi, storia e l’attesissimo spettacolo pirotecnico dal piazzale Michelangelo Dal 21 al 24 giugno, Firenze si veste a festa per celebrare il suo Santo Patrono, San Giovanni Battista, con un … Leggi di più infoFochi di San Giovanni 2025: Firenze celebra il suo Patrono tra tradizione, musica e fuochi d’artificio

Copyright © 2025 L'eco di Toscana - Powered by Media Consultant