Un ibrido appositamente creato da Rose Barni per il personale sanitario
Dal 12 maggio, in occasione della Giornata internazionale dell’infermiere, l’area verde antistante l’ospedale Meyer di Firenze ospita una nuova e speciale presenza: la rosa “La Cura®️”, dedicata a tutti gli infermieri.

L’iniziativa è frutto della collaborazione tra Opi Firenze-Pistoia e Rose Barni, storico vivaio pistoiese attivo dal 1882 nella produzione di rose d’autore. La nuova varietà, donata simbolicamente alla categoria infermieristica, è un ibrido resistente e compatto.
La rosa si sviluppa in forma di cespuglio. Una scelta simbolica, che richiama il lavoro di squadra e la forza collettiva degli infermieri, elemento fondamentale per affrontare le sfide della sanità moderna.
“È solo in gruppo che possiamo vincere le sfide dell’infermieristica del futuro” – questo il messaggio lanciato durante l’evento, che ha sottolineato il valore dell’unione e della resilienza nella professione infermieristica.
Meyer, una cerimonia sentita e partecipata
La cerimonia di consegna della rosa “La Cura®️” si è tenuta alla presenza di numerose figure istituzionali: David Nucci, presidente di Opi Firenze-Pistoia; Paolo Marchese Morello, direttore generale dell’Ospedale Meyer; Lorenzo Pescini, direttore amministrativo; Mirco Gregorini, direttore infermieristico; Simona Vergna, presidente della Commissione Albo Infermieri Pediatrici di Opi Fi-Pt; Barbara Caposciutti, vicepresidente Opi Fi-Pt.
Un gesto semplice ma potente, che rafforza il legame tra la comunità sanitaria e il territorio, e che rende omaggio al lavoro quotidiano degli infermieri, figure centrali del nostro sistema sanitario.
La rosa “La Cura®️”: simbolo di resilienza e dedizione
La rosa scelta per rappresentare la professione non è casuale. “La Cura®️” è una varietà robusta, durevole, capace di adattarsi e prosperare.
Una metafora perfetta del ruolo degli infermieri. Competenza, empatia e spirito di squadra, le parole chiavi del loro mestiere, sempre al fianco dei pazienti in ogni momento, soprattutto nei più fragili.
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