• Passa alla navigazione primaria
  • Passa al contenuto principale
  • Passa alla barra laterale primaria
  • Home
  • Città
    • Arezzo
    • Carrara
    • Firenze
    • Grosseto
    • Livorno
    • Lucca
    • Massa
    • Pisa
    • Pistoia
    • Prato
    • Siena
  • Contattaci

L'Eco di Toscana

Notizie in tempo reale dalla regione

  • Primo piano
  • Cronaca
  • Politica
  • Economia
  • Cultura
  • Tecnologia
  • Pronto Salute
  • Toscani in viaggio
Home » Cronaca » Il Quarto Stato di Pellizza da Volpedo: da Milano a Palazzo Vecchio fino al 30 giugno

Il Quarto Stato di Pellizza da Volpedo: da Milano a Palazzo Vecchio fino al 30 giugno

Maggio 2, 2022 da redazione Lascia un commento

In occasione del 1° maggio, il Comune di Firenze – Museo Novecento in collaborazione con il Comune di Milano, presenta all’interno del Salone dei Cinquecento, la grande tela de il Il Quarto Stato di Pellizza da Volpedo(1898-1902).

L’opera

Si tratta di una delle più celebri opere pittoriche realizzate tra Otto e Novecento. Eccezionalmente, è stata concessa in prestito dal Museo del Novecento di Milano a Firenze. Ecco quindi nel Salone dei Cinquecento, l’iconica tela de Il Quarto Stato di Pellizza da Volpedo.

Il progetto e la collaborazione fra i Comuni

Il progetto nasce dalla fruttuosa relazione tra le due città. La presentazione della grande tela nella sede del governo della città, a cura di Danka Giacon e Sergio Risaliti, costituisce un’occasione unica per ammirare nel capoluogo toscano il capolavoro di Pellizza da Volpedo. L’opera irrompe con il suo profondo significato politico e sociale all’ interno dello scenario rinascimentale che adorna il monumentale Salone dei Cinquecento. 

La storia

Acquisito dal Comune di Milano nel 1920, grazie a una raccolta fondi promossa dal sindaco socialista Emilio Caldara, il Il Quarto Stato è stato esposto a Palazzo Marino, alla Galleria di Arte Moderna. Dal 2010 è custodito al Museo del Novecento di Milano. Frutto di un processo creativo durato dieci anni, l’opera rappresenta un archetipo figurativo conosciuto universalmente che esprime con potenza realistica ed espressiva il mondo del lavoro. Un quadro che richiama le tematiche legate alle lotte per i diritti e ai principi costituzionali.       

Perché Firenze

La presenza dell’opera a Firenze trova altresì una sua giustificazione storico-artistica proprio nelle vicende biografiche dell’artista. Infatti, egli stesso qui soggiornò frequentando l’Accademia di Belle Arti, sotto l’insegnamento di Giovanni Fattori. Così, entrò in contatto con i capolavori del passato e studiò le tecniche artistiche moderne.

Il Quarto Stato di Pelizza da Volpedo, un lungo lavoro

Il primo bozzetto dell’opera sul tema dello sciopero (Ambasciatori della fame) risale al 1891 ed era già ambientato nella piazza della natia Volpedo. In seguito, attraverso numerosi studi e variazioni, l’artista giunse tra il 1895 e il 1896 a una tormentata versione intermedia (Fiumana), oggi alla Pinacoteca di Brera. Pellizza, insoddisfatto di Fiumana e in cerca di una maggiore oggettività pittorica, ripartì, nel 1898, pensando una nuova tela, Il cammino dei lavoratori, che riduceva il numero delle figure sullo sfondo, e aumentando le dimensioni del supporto avvicinava i personaggi in primo piano allo spettatore rendendoli più monumentali e realistici. Pellizza sposa l’idea di Max Nordau, esplicata nell’aforisma “l’arte deve dare al popolo un ritratto di lui ma abbellito”. 

La presentazione al pubblico

Il Quarto Stato viene presentato al pubblico per la prima volta nel 1902 all’Esposizione internazionale di arte decorativa moderna di Torino. Le speranze dell’artista, che pensava a un’acquisizione regia, vennero ben presto disilluse. L’opera infatti non verrà compresa, ma anzi decodificata come una scena di rivolta o sciopero e quindi ripugnata dai benpensanti e dalle autorità politiche. 

Cosa rappresenta la tela?

Il dipinto rappresenta una risposta ai sanguinosi eventi milanesi del 1898 (quando, durante i moti popolari, il generale Bava Beccaris fece sparare sulla folla provocando una strage) e risente profondamente del socialismo umanitario ed evoluzionistico maturato nel tempo dall’artista.
La folla non è più ritratta in un momento di pacifica protesta ma avanza sicura verso un futuro più sereno. Il “quarto stato”, cui fa riferimento il titolo, è la classe lavoratrice che viene rappresentata attraverso lo scenografico realismo.      

Le figure dell’opera Il Quarto Stato di Pellizza da Volpedo

Nell’opera le figure, studiate dal vero, simboleggiano la forza e lo spirito utopista del lavoro. Tra di esse vi sono anche donne, madri e bambini, a rappresentare la volontà di cambiare il futuro assegnando alla donna un ruolo altrettanto centrale nella rivendicazione politica e sociale. L’attenzione alla gestualità è evidente e profonda, la vicinanza dei corpi dà un valore di compattezza alla marcia e all’ideale che la muove. Pellizza, infatti, riuscì a combinare un’osservazione indiretta della massa dei contadini, trasfigurandoli secondo il modello precedente della Scuola di Atene di Raffaello la cui iconica espressività scopriamo nelle figure in prima linea. 

La particolarità della tecnica

Con Il Quarto Stato l’opera non ricerca più l’accoglienza del gusto borghese, ma si prefigge la comunicazione dell’urgenza politica e sociale del soggetto. Il Quarto Stato ricorre a una tecnica esecutiva moderna, che reinterpreta i modi del puntinismo francese.

Il clamore dell’opera

Successivamente al debutto sconfortante del 1902, l’opera torna a far parlare di sé in varie occasioni. La prima durante gli scioperi operai dopo la vittoria dei socialisti radicali alle elezioni politiche del novembre 1919 di Milano, un anno prima dell’acquisto dell’opera da parte del comune di Milano. La seconda, quando durante la stesura del primo catalogo nel 1935, con un certo imbarazzo per il soggetto. L’opera viene descritta come “due uomini e una donna con un bambino tra le braccia”.

L’opera simbolo del Primo Maggio

L’opera è divenuta iconica in seguito all’associazione del grande dipinto a una rinnovata utopia sociale, spesso celebrata nel corso delle manifestazioni per il Primo Maggio. Tra gli omaggi resi a questa tela fortemente rappresentativa, si può infine ricordare lo splendido lunghissimo piano-sequenza posto a sfondo dei titoli di testa di Novecento di Bernardo Bertolucci (1974).

Il significato de Il Quarto Stato

Con Il Quarto Stato termina, per la civiltà figurativa italiana, l’epoca dell’ambiziosa opera d’arte a programma, inizia un’epoca sotto il segno della contestazione. L’opera si prefigge la comunicazione dell’urgenza dei contenuti anche attraverso una proiettiva e moderna tecnica esecutiva. Ne Il Quarto Stato, e nelle sue numerose versioni precedenti, la folla marcia verso un futuro di progresso e riscatto. Oggi, come allora, il messaggio di forza e speranza sprigionato dal capolavoro di Pelizza da Volpedo splende di luce nuova, all’insegna dei rinnovati valori di cooperazione e libertà.

Di più sull’autore

Giuseppe Pellizza da Volpedo (Volpedo 1868 – ivi 1907) espose per la prima volta a Brera nel 1885. Terminati gli studi milanesi, decise di proseguire il tirocinio formativo recandosi a Roma, dapprima all’Accademia di San Luca, poi alla scuola libera di nudo all’Accademia di Francia a Villa Medici. Deluso da Roma, abbandonò la città prima del previsto per recarsi nel 1893 a Firenze. A Firenze frequentò l’Accademia di Belle Arti come allievo di Giovanni Fattori e dove rimarrà fino al 1895. 

Pellizza e Firenze

È proprio nel capoluogo toscano che sperimentò la tecnica divisionista, basata sulla divisione dei colori attraverso l’utilizzo di piccoli punti o tratti. Risalgono a questo periodo: Il Sole, Prato fiorito, Il Morticino. In questi si può apprezzare la trattazione pulviscolosa del colore e della materia, che ritroviamo anche nel capolavoro Il Quarto Stato. Nella città toscana l’artista entra in contatto con tecniche e suggestioni che lo spingono a iniziare la gestazione dell’opera che tutt’oggi lo rende celebre nel mondo. Nel 1895 infatti realizza un bozzetto a olio che porterà alla stesura definitiva dell’opera attraverso cui l’artista, attento alle problematiche sociali, consacrerà il realismo sociale.

Archiviato in:Cronaca, Cultura Contrassegnato con: Firenze, FirenzeToscana, Toscana

Interazioni del lettore

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Barra laterale primaria

May Days Empoli 2025: migliaia di volontari Anpas Toscana in città

Più di mille volontari in piazza tra esercitazioni e momenti di … [Leggi Articolo...] infoMay Days Empoli 2025: migliaia di volontari Anpas Toscana in città

Categorie

  • Cronaca
  • Cultura
  • Economia
  • Lifestyle
  • Politica
  • Primo piano
  • Pronto Salute
  • Sport
  • Tecnologia
  • Toscani in viaggio
  • Uncategorized

Seguici sui Social

  • Facebook

Contattaci

redazione@ecoditoscana.it

Tag

Airbnb Albania Anbi Toscana aquilone Arezzo Babbo partigiano bologna brunello di montalcino Carinzia Consorzi di Bonifica consorzio di bonifica consorzio di bonifica 4 basso valdarno cultura duomo firenze edera Eike Schmidt festival pari e dispari Firenze FirenzeToscana firenze toscana Francesco Ferrari Grosseto hiv homesharing firenze Livorno Lucca Madonna col Bambino e Angeli Massa memoria metatourism metaverso montopoli in val d'arno Piombino Pisa Pistoia Prato restauro porta dei Cornacchini rsa sci Siena synlab Tirana Toscana Visitare Albania wellness

Web e Tecnologia

Aep (Signa, Fi) porta a segno il progetto per il trasporto pubblico in Polonia 

Mostra “Giacomo Puccini Manifesto”, a Lucca dal 29 novembre

Intelligenza artificiale, la sfida del futuro

Dalla cantieristica navale di Pisa un altro grande progetto pronto a solcare i mari

Da oggi con il brevetto di Aep la validazione contactless dell’abbonamento sui mezzi di trasporto si fa anche con smartphone Apple

May Days Empoli 2025: migliaia di volontari Anpas Toscana in città

Più di mille volontari in piazza tra esercitazioni e momenti di divertimento Empoli si prepara ad accogliere oltre mille volontari delle Pubbliche Assistenze per il May Days 2025, la storica manifestazione organizzata da Anpas Toscana, giunta alla … Leggi di più infoMay Days Empoli 2025: migliaia di volontari Anpas Toscana in città

Intelligenza artificiale e sanità: un equilibrio tra innovazione e responsabilità

Il focus di Opi Firenze-Pistoia per la Giornata internazionale dell’infermiere Riflettere sull'uso dell'intelligenza artificiale nel settore sanitario: è stato questo il filo conduttore dell’evento “Bilanciare l’innovazione con responsabilità … Leggi di più infoIntelligenza artificiale e sanità: un equilibrio tra innovazione e responsabilità

Settimana della Bonifica: tutti gli eventi in Toscana

Tra gli eventi della Settimana della bonifica, la partecipazione di Anbi Toscana alla Biennale del mare di Livorno Tanti appuntamenti, in Toscana, per la Settimana nazionale della bonifica e dell’irrigazione. La manifestazione è promossa in tutta Italia da … Leggi di più infoSettimana della Bonifica: tutti gli eventi in Toscana

Giornata internazionale dell’infermiere 2025: tre eventi tra Firenze, Pistoia ed Empoli con OPI Firenze-Pistoia

Focus su intelligenza artificiale, nuovo codice deontologico e accoglienza dei neolaureati negli appuntamenti formativi promossi da OPI Firenze-Pistoia In occasione della Giornata internazionale dell’infermiere, che si celebra ogni anno il 12 maggio, … Leggi di più infoGiornata internazionale dell’infermiere 2025: tre eventi tra Firenze, Pistoia ed Empoli con OPI Firenze-Pistoia

Consorzio Bonifica 4 Basso Valdarno: presentato il nuovo direttore Roberto Benvenuto e oltre 13 milioni di euro di investimenti per il territorio

Un nuovo corso per la gestione idraulica nel Basso Valdarno Un importante momento istituzionale si è tenuto venerdì mattina nella sede del Consorzio di Bonifica 4 Basso Valdarno. Il presidente Maurizio Ventavoli ha ufficialmente presentato il nuovo … Leggi di più infoConsorzio Bonifica 4 Basso Valdarno: presentato il nuovo direttore Roberto Benvenuto e oltre 13 milioni di euro di investimenti per il territorio

Copyright © 2025 L'eco di Toscana - Powered by Media Consultant