Per il 22esimo consecutivo uno dei simboli di Firenze porta la firma dell’artigianalità fiorentina
San Giovanni a Firenze anche quest’anno sarà all’insegna della tradizione, con i classici fochi martedì 24 giugno, spettacoli, musica e non solo. E per la 22esima volta, la Croce dedicata al Santo Patrono porta la firma della Bottega Orafa Paolo Penko.
L’opera sarà svelata la mattina del 24 giugno, in occasione dei solenni festeggiamenti, quando la Società di San Giovanni Battista la consegnerà alle autorità fiorentine.

L’omaggio a San Giovanni a Firenze
Recuperata nel 2004 dalla Società di San Giovanni Battista, questa consuetudine annuale è divenuta un appuntamento irrinunciabile per i fiorentini. Grazie alla maestria e alla generosità della Bottega Orafa Paolo Penko, la croce originale in argento, frutto della creatività del maestro Paolo Penko e dei figli Alessandro e Riccardo, viene donata alle massime autorità cittadine.
La Croce di quest’anno s’ispira a quella effigiata nel dipinto che ritrae San Giovanni Battista, opera di Francesco del Cossa, conservato nella Pinacoteca di Brera a Milano.
Nel corso di due distinte cerimonie, cariche di significato, l’Arcivescovado e il Comune di Firenze riceveranno in omaggio le preziose creazioni. Una terza croce, altrettanto significativa, sarà donata alla Società di San Giovanni Battista, a testimonianza del loro impegno nel mantenere viva questa tradizione legata a San Giovanni a Firenze.
Simboli e tecnica della Croce di San Giovanni
«L’opera – spiega Paolo Penko – è stata plasmata con l’antica tecnica della fusione a cera persa e rifinita con l’esclusiva tecnica del “penkato”». Ogni Croce di San Giovanni a Firenze realizzata dalla bottega Penko racchiude un profondo valore simbolico, capace di riassumere le due anime pulsanti della città: quella civica e quella religiosa.
Due elementi distintivi rimangono costanti in ogni creazione: una base ottagonale, che evoca l’attico e il coronamento piramidale del Battistero di San Giovanni, e il Giglio di Firenze, arricchito dallo stemma della Società di San Giovanni Battista. Il Giglio è sormontato dalla croce, attributo iconografico fondamentale di San Giovanni Battista. È proprio questo dettaglio, infatti, a mutare di anno in anno per tipologia, tecnica e materiali, ispirandosi ai grandi maestri del passato che hanno saputo arricchire l’effigie del Battista con infinite variazioni sul tema.
La Croce di Francesco del Cossa per San Giovanni a Firenze
Come detto, quest’anno, la Croce di San Giovanni a Firenze si ispira all’opera di Francesco del Cossa, in particolare al dipinto che ritrae San Giovanni Battista, conservato presso la Pinacoteca di Brera a Milano. La mano sinistra del Santo in quel quadro sorregge una lunga e originale croce astile, la cui sommità è stata la fonte d’ispirazione per l’opera del maestro Penko.
Realizzata con la fusione a cera persa, cesellata e impreziosita dalla tecnica del “penkato”, la Croce di quest’anno presenta un anello ovale sorretto da un bocciolo, che si collega al giglio sottostante tramite un piccolo disco metallico con perla incastonata.
L’anello, decorato nell’estradosso da scanalature, accoglie al suo interno l’immagine a tuttotondo dell’Agnus Dei nimbato, simbolo cardine di San Giovanni Battista, in quanto annunciatore del Messia come “l’Agnello di Dio che toglie il peccato del mondo”.
La scultura poggia su una base semilunata, arricchita al centro da una pietra rossa, simbolo del sangue versato da Cristo per la redenzione dell’umanità. A coronare l’opera, una crocetta apicale, emblema della vittoria di Cristo sulla morte e sul peccato, i cui terminali sono decorati con una piccola sfera.
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