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Home » Cultura » Progetto Faber, ecco chi sono i ricercatori neo assunti

Progetto Faber, ecco chi sono i ricercatori neo assunti

Aprile 18, 2021 da redazione Lascia un commento

Il valore stimato in termini di investimenti da parte delle aziende è di quasi 2,6 mln di euro per il progetto Faber. Coinvolti sette ricercatori e otto progetti.

Progetto Faber, ecco i vincitori

Grazie al progetto Faber sette ricercatori con altrettanti progetti di ricerca sono stati assunti in aziende e conseguiranno così il dottorato industriale. In aggiunta, un ottavo progetto che sarà realizzato da un ricercatore già in possesso di dottorato anch’egli regolarmente assunto in azienda grazie a Faber. Ecco i vincitori della terza edizione del bando di Fondazione Cr Firenze. Un’iniziativa in collaborazione con Fondazione per la Ricerca e l’Innovazione e Confindustria Firenze per promuovere la valorizzazione del capitale umano e il trasferimento tecnologico in azienda.

I progetti di Giulia Guidelli e Albi Qehajaj

Ecco i progetti di Giulia Guidelli e Albi Qehajaj. Giulia Guidelli, 34 anni, di Arezzo è laureata in Farmacia con master universitario di 2°livello in Scienze Cosmetiche. Ha iniziato il suo dottorato in Scienze Chimiche presso Farmad Laboratori Firenze (prodotti innovativi nella cosmesi). Il suo progetto di ricerca si concentra sullo studio di detergenti e solari che siano tollerabili ed efficaci nell’uso ma anche sicuri per l’ambiente. Nello specifico, l’attenzione è verso la flora e la fauna dei nostri mari. Albi Qehajaj, 28 anni, laurea magistrale in Ingegneria Meccanica, ha intrapreso il dottorato Industriale in Ingegneria Industriale presso GEI S.r.l. In particolare è l’unica azienda toscana che opera nei sistemi di pompaggio antincendio. Il progetto consiste nell’installazione e gestione di un software che archivia i disegni 3D degli oggetti in produzione. Così questi possono essere condivisi con i vari reparti in forma consultabile ma non modificabile.

Progetto Faber, Giulia Guidelli

Emanuele Salvietti e Sara Aquino, ecco le loro idee

Emanuele Salvietti invece ha 42 anni. È originario della provincia di Arezzo, ha conseguito la laurea magistrale in Chimica, il Dottorato Industriale in Scienze Chimiche, ha 12 anni di esperienza nel campo. Ha intrapreso il progetto Faber con l’azienda Italfimet S.r.l., impresa specializzata nella produzione di bagni e impianti galvanici. Si occupa di un progetto per lo sviluppo di nuovo bagno galvanico senza cianuri, più ecologico e meno impattante per la salute dei lavoratori. Sara Aquino, 29 anni, livornese, laureata in Ingegneria Biomedica, ha iniziato il Dottorato Industriale in Davas 4.0, presso Smart Operations Srl (software e big data). Si occupa di dare valore ai dati con tecnologie di realtà aumentata e virtuale.

Progetto Faber, Sara Aquino

Alessio Viti e Marco Melani, le loro intuizioni

Alessio Viti, laureato inIngegneria Elettronica delle Telecomunicazioni, ha iniziato il Dottorato Industriale in Ingegneria dell’Informazione presso Mad Automation S.r.l. (produzione di macchinari e impianti automatici). Il suo progetto consiste nella creazione di un ‘cervello’ software aziendale in grado di condividere in tempo reale le informazioni relative alle linee di produzione da qualunque postazione. Marco Melani ha 25 anni, è pistoiese ed è laureato magistrale in Ingegneria Meccanica. Ha intrapreso il Dottorato Industriale in Ingegneria industriale nell’azienda di Fucecchio Palagina S.r.l. Questa è leader nellarealizzazione e vendita di sistemi zanzariera e tende tecniche. Il suo progetto è incentrato sullo sviluppo di una zanzariera innovativa ultrasottile, a movimentazione laterale. La zanzariera specifica è basata su un meccanismo “a carro” che occupi poco spazio. Allo stesso tempo può mantenere elevati standard di qualità e affidabilità del prodotto.

Progetto Faber, Marco Melani

Davide Martini e Andrea Comparini, da Arezzo e Firenze

Davide Martini, 29 anni, Castel San Niccolò (Ar) è laureato magistrale in Ingegneria Elettrica e dell’Automazione. Ha iniziato il Dottorato Industriale in Ingegneria dell’Informazione presso Tekne Dental Srl (uno dei più grandi produttori italiani di strumentazione ruotante per uso odontoiatrico). Nello specifico sta lavorando a un sistema di controllo a effetto di campo ottimizzato per un micromotore elettrico a induzione trifase senza spazzole del tipo PMSM e senza sensori per il campo odontoiatrico. Andrea Comparini, 29 anni, fiorentino, laureato in Scienze Chimiche, ha intrapreso il Dottorato Industriale in Scienze Chimiche presso Valmet Plating Srl (bagni galvanici). Il suo progetto consiste nello sviluppo di processi di nobilitazione di leghe di alluminio mediante processi galvanici sostenibili. Lo scopo è eliminare i cianuri e il nichel dal bagno.

Chi agevola il progetto Faber e gli scopi

Il progetto agevola specificamente le micro, piccole e medie imprese appartenenti ai territori della Città Metropolitana di Firenze e alla provincia di Arezzo nell’inserimento di figure altamente specializzate. Largo dunque a ricercatori universitari e non, con un contributo economico di circa 20 mila euro annui per ciascuno. L’investimento totale da parte di Fondazione Cr Firenze è di 500 mila euro nei tre anni di progetto. Faber permette pertanto l’incontro fra giovani ricercatori e aziende che intendono investire nell’innovazione. Per la prima volta, in sinergia con l’Università di Firenze, i giovani assunti potranno inoltre conseguire grazie ai progetti portati avanti in azienda il Dottorato di Ricerca nella formula del Dottorato Industriale; l’80% dei Dottorati di Ricerca Industriali attivati in quest’anno accademico è stata attivata grazie a Faber.

 Le dichiarazioni dal direttore generale di Fondazione Cr Firenze sul progetto Faber

«La prima edizione di Faber è partita nel 2016 e il nostro intento era quello di sperimentare un’azione che facesse incontrare le micro e piccole imprese del nostro territorio con la ricerca scientifica – spiega Gabriele Gori, direttore generale di Fondazione Cr Firenze –Abbiamo pensato di lanciare quella che allora era una piccola azione pilota e che quest’anno è alla terza edizione con risultati che consideriamo incoraggianti».

Gabriele Gori sul progetto Faber

«Nelle precedenti edizioni, infatti, ben 18 ricercatori sono stati inseriti, e ora vi lavorano stabilmente. Per questa edizione abbiamo deciso di fare un ulteriore passo e, in collaborazione con l’ateneo, abbiamo dato ai giovani laureati la possibilità di conseguire il Dottorato Industriale. I ricercatori sono stati già assunti nelle aziende e per tre anni studieranno per conseguire il titolo accademico. Siamo orgogliosi di questo progetto».

Le dichiarazioni di Andrea Arnone, un bilancio positivo per l’iniziativa e le aziende

«Fin dalla prima edizione – dichiara Andrea Arnone, presidente della Fondazione per la Ricerca e l’Innovazione e prorettore dell’Ateneo fiorentino al trasferimento tecnologico e ai rapporti con il territorio e con il mondo delle imprese – abbiamo considerato Faber una delle iniziative più importanti in un’ottica di trasferimento tecnologico».

Azzurra Morelli, vicepresidente di Confindustria Firenze

«Faber – sottolinea Azzurra Morelli, vicepresidente di Confindustria Firenze- in questi anni ha consentito a molte di queste aziende di accompagnare, con l’aiuto dei giovani ricercatori, i loro progetti e i risultati che sono stati raggiunti, li reputiamo come un forte segnale di cambiamento verso prodotti e servizi che certamente portano le impronte delle nuove tecnologie, della sostenibilità, dell’attenzione verso i consumatori».  

Archiviato in:Cronaca, Cultura Contrassegnato con: Arezzo, Firenze, FirenzeToscana, Toscana

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