Il presidente del CB4 rappresenterà la Toscana in Anbi nazionale insieme a Stefani e Masetti
Maurizio Ventavoli entra a far parte del consiglio nazionale dell’Associazione Nazionale dei Consorzi di Gestione e Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI), rappresentando la Toscana. Attuale presidente del Consorzio di Bonifica 4 Basso Valdarno, Ventavoli è stato nominato consigliere nazionale ANBI, consolidando il suo impegno nella tutela e valorizzazione delle risorse idriche.

Maurizio Ventavoli eletto anche consigliere Snebi e membro della relativa giunta
Oltre a questo importante incarico, Maurizio Ventavoli è stato eletto anche membro dell’assemblea nazionale dello SNEBI (Sindacato Nazionale Enti Bonifica ed Irrigazione) e della relativa giunta esecutiva. Ricopre inoltre il ruolo di responsabile per ANBI Toscana dei Contratti di Fiume e dei rapporti istituzionali con lo stesso SNEBI.
La nomina è avvenuta durante l’assemblea nazionale di ANBI, tenutasi a Roma e intitolata “L’acqua coltiva la pace”. L’evento che ha riunito esperti e istituzioni per riflettere sul ruolo strategico della risorsa idrica.
Insieme a Maurizio Ventavoli, è stata eletta anche Serena Stefani, vicepresidente di ANBI Toscana e presidente del Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno. Con loro, sale a tre il numero dei rappresentanti toscani nel consiglio nazionale. Tra questi, infatti, c’è considerando anche Paolo Masetti, presidente di ANBI Toscana, già membro di diritto dell’organismo nazionale.
«Sono felice di questa nomina, avvenuta in un contesto importante in cui si è discusso del ruolo dell’acqua come risorsa da tutelare e come elemento strategico per la sicurezza del territorio – ha dichiarato Maurizio Ventavoli –. I Consorzi affrontano ogni giorno la sfida del cambiamento climatico e intendiamo portare a livello nazionale le istanze e le proposte della Toscana.»
Anche Paolo Masetti ha espresso soddisfazione per le nomine:
«Congratulazioni a Serena Stefani e Maurizio Ventavoli per il loro ingresso in ANBI nazionale. Queste nomine rafforzano la presenza della Toscana e il ruolo dei Consorzi di bonifica in un contesto sempre più complesso, segnato dagli effetti della crisi climatica».
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