Ventavoli: «È importante portare avanti il confronto e la divulgazione sul tema dei Contratti di fiume»
Il presidente del Consorzio di Bonifica 4 Basso Valdarno, Maurizio Ventavoli, delegato di Anbi Toscana ai Contratti di Fiume, ha partecipato nei giorni scorsi alla 22ª edizione di Urbanpromo, rassegna nazionale sull’urbanistica promossa dall’Istituto Nazionale di Urbanistica (Inu) e organizzata da Urbit con il sostegno della Fondazione CR Firenze. L’intervento si è inserito nel panel “I contratti di fiume per la transizione ecologica”, evento preparatorio al XIII Tavolo Nazionale dei Contratti di Fiume “Il futuro è adesso”, in programma oggi e domani a L’Aquila, dove sarà presente anche Ventavoli.

Il ruolo dei Consorzi di Bonifica nella governance dei fiumi
Durante il panel, moderato da Massimo Bastiani, coordinatore del Tavolo Nazionale dei Contratti di Fiume, insieme a Ilaria Nieri – referente per il Consorzio Basso Valdarno – Ventavoli ha affrontato il tema “Governance dei fiumi e contratti”. Ha illustrato le attività dei Consorzi di Bonifica sul territorio toscano: dalla difesa del suolo alla gestione delle risorse idriche, fino alla manutenzione ordinaria e straordinaria, alla sorveglianza del reticolo idrografico e alla realizzazione di nuove opere idrauliche. Ventavoli ha poi presentato i Contratti di Fiume attivati nei sei comprensori dei Consorzi toscani, uno strumento che favorisce il lavoro sinergico tra le molte realtà impegnate nella gestione dell’acqua e dei corsi fluviali.
Anbi Toscana e i 23 Contratti di Fiume attivi nella regione
«È importante portare avanti il confronto e la divulgazione sul tema dei Contratti di fiume, uno strumento in cui Anbi Toscana e tutti e sei i Consorzi regionali credono fermamente – sottolinea Ventavoli –. In Toscana sono oggi 23, ognuno con le proprie caratteristiche ma accomunati dallo stesso obiettivo: lavorare insieme per tutela ambientale, sicurezza idrogeologica, cultura dell’acqua e qualità della vita lungo i fiumi. Un format che integra competenze diverse e offre maggiori opportunità di dialogo tra gli stakeholder, rendendo più efficace la definizione dei piani di intervento».
Educazione, partecipazione e territorio: il valore dei Contratti di Fiume
«Più del 50% del territorio toscano è oggi coinvolto nei Contratti di fiume o di lago – aggiunge Ilaria Nieri – strumenti che hanno anche una forte valenza di educazione civica, ambientale e culturale. Favoriscono la conoscenza dei territori, delle loro storie e criticità, trasformandole in risorse. Aiutano a comprendere i fiumi e si collegano alla campagna nazionale “Io non rischio”. Un esempio significativo è “Un Patto per l’Arno”, il “contratto dei contratti” che interessa l’intera asta fluviale del grande corso d’acqua toscano e che, per il Consorzio Basso Valdarno, ha permesso di portare all’attenzione temi affrontabili solo grazie alla sinergia tra tutti i portatori di interesse».
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