Oltre 140 capolavori da tutto il mondo: tra i punti di maggior interesse spicca la pala realizzata fra il 1438 e il 1442 su commissione di Cosimo e Lorenzo de’ Medici
Dopo oltre settant’anni dall’ultima monografica, Firenze torna a dedicare una grande esposizione al Beato Angelico (1395 circa – 1455), figura cardine del Quattrocento e maestro riconosciuto dell’arte italiana. La mostra, curata da Carl Brandon Strehlke del Philadelphia Museum of Art con Angelo Tartuferi e Stefano Casciu, aprirà al pubblico il 26 settembre e resterà visitabile fino al 25 gennaio 2026.

Un progetto scientifico di respiro internazionale
L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra Fondazione Palazzo Strozzi, Ministero della Cultura – Direzione regionale Musei nazionali Toscana e Museo di San Marco, con il patrocinio della Regione Toscana. È il frutto di oltre quattro anni di lavoro e di un’intensa campagna di restauri, che ha permesso di riportare alla luce capolavori dimenticati e di riunire opere disperse da secoli.
La pala dei santi Cosma e Damiano ricomposta dopo secoli
Tra i punti di maggior interesse spicca la pala realizzata fra il 1438 e il 1442 su commissione di Cosimo e Lorenzo de’ Medici, dedicata alla leggenda dei santi Cosma e Damiano. Smembrata alla fine del Seicento, è stata eccezionalmente ricomposta per l’occasione con 17 delle 18 parti oggi note.
Oltre 140 capolavori da tutto il mondo
Il percorso espositivo comprende più di 140 opere, tra dipinti, disegni, sculture e miniature, provenienti da 70 musei e collezioni internazionali. Tra i prestatori figurano il Louvre di Parigi, la Gemäldegalerie di Berlino, il Metropolitan Museum di New York, la National Gallery di Washington, i Musei Vaticani, l’Alte Pinakothek di Monaco e il Rijksmuseum di Amsterdam.
Due sedi per raccontare il genio del Rinascimento
Il Museo di San Marco, antico convento domenicano dove il pittore visse e lavorò, accoglie la sezione dedicata agli affreschi e ai dipinti che hanno segnato la nascita del Rinascimento fiorentino. Palazzo Strozzi ospita invece i grandi capolavori che mostrano l’evoluzione stilistica del maestro, le sue collaborazioni con artisti come Masaccio e Filippo Lippi, i rapporti con le famiglie committenti e i contatti con l’arte fiamminga.
Restaurate 28 opere, tra cui il Trittico Francescano
La mostra permette anche di ammirare opere recuperate e restaurate per l’occasione, come il Trittico Francescano di Santa Croce, le cui tavole laterali erano rimaste nei depositi per decenni prima di essere affidate all’Opificio delle Pietre Dure.
Un evento culturale per Firenze e la Toscana
Il presidente della Regione Toscana ha sottolineato il valore dell’iniziativa, che si colloca tra gli appuntamenti culturali più importanti dei prossimi mesi, accanto ad altre grandi mostre in programma in Toscana. L’esposizione si lega inoltre a un bando regionale per giovani laureati che intendono lavorare nel settore delle arti visive, un segnale di investimento concreto nella cultura e nel futuro del patrimonio artistico.
Informazioni per i visitatori
La mostra Beato Angelico sarà visitabile dal 26 settembre 2025 al 25 gennaio 2026 nelle due sedi di Palazzo Strozzi e del Museo di San Marco. Gli orari di apertura sono tutti i giorni dalle 10 alle 20, con apertura prolungata fino alle 23 il giovedì.
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