Dalla periferia fiorentina alla haute couture parigina: il percorso del giovane designer Jacopo Fè, tra streetwear concettuale, artigianalità e un sogno chiamato Dior
Dalla provincia di Firenze al cuore pulsante dell’alta moda parigina. A soli 23 anni, Jacopo Fè è una delle promesse più brillanti del fashion design italiano. Originario di Campi Bisenzio (FI), oggi lavora nel reparto prototipia della maison Dior, dove si sta specializzando anche nel controllo qualità. Un traguardo importante, frutto di una visione creativa solida e di una formazione tecnica d’eccellenza.

La formazione al Modartech: un trampolino verso l’élite della moda
Jacopo ha studiato fashion design all’Istituto Modartech di Pontedera, scuola di alta formazione riconosciuta per le sue collaborazioni con i distretti produttivi del Made in Italy. È qui che ha iniziato a costruire un percorso professionale concreto, coniugando ispirazione artistica e padronanza tecnica. Un mix che lo ha portato rapidamente sotto i riflettori.
“Engarde”: la collezione che lo porta sulle passerelle di Milano
La svolta arriva con “Engarde”, la sua capsule collection ispirata alla scherma – sport che Jacopo ha praticato per anni. Il progetto gli è valso la selezione per Milano Moda Graduate, in programma a settembre durante la Milano Fashion Week, e per la Fashion Graduate Italia di ottobre, due delle vetrine più importanti in Italia per i nuovi talenti della moda.

Streetwear concettuale e artigianato: la cifra stilistica di Jacopo
“Engarde” unisce elementi concettuali e artigianali, con una forte identità urban. Il cuore della collezione è il Dyneema, la fibra più resistente al mondo – più dell’acciaio ma incredibilmente leggera – utilizzata per creare divise da scherma in versione jersey tecnico e denim. Ogni capo è un pezzo unico, pensato come un’“armatura urbana”, con dettagli ricercati: intagli, fresature ispirate alle pedane schermistiche, ricami che richiamano le divise da gara, fino a una canottiera interamente cucita a mano in sei mesi di lavoro con oltre 30mila anelli metallici.
“Engarde”: essere pronti, dentro e fuori la moda
“Engarde è la parola che l’arbitro pronuncia prima del match: significa ‘pronti’ – racconta Jacopo – e per me è un modo per dire che sono pronto a mettermi in gioco. Voglio creare uno stile che sia impattante, ma anche duraturo e significativo”.
Da Dior al futuro: un sogno chiamato brand personale
Oggi Jacopo lavora fianco a fianco con alcuni dei professionisti più esperti del settore, nel team di prototipia di Dior. Un’esperienza che lo sta arricchendo tecnicamente e professionalmente, e che potrebbe essere la base per un progetto ancora più ambizioso. Il sogno nel cassetto? Un proprio brand: “Un marchio di streetwear evoluto, con dettagli couture, lavorazioni artigianali e un dialogo costante con la sartoria classica”.
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