L’opera dell’autore fiorentino lancia importanti messaggi di inclusione
Una raccolta di favole che lanciano un messaggio di inclusione. L’idea è di Luigi De Rosa, autore del libro “Racconti di un aspirante Esopo” (Casa editrice Creativa edizioni) in vendita nelle librerie e su Amazon. Luigi è nato a Firenze, dove tutt’oggi vive, ha 30 anni ed è laureato in scienze storiche. Fa parte di un gruppo ambientalista e occasionalmente svolge il ruolo di educatore ambientale. L’autore è consigliere del gruppo ambientalista “Associazione Pro Natura Firenze”.

Quanti libri ha scritto fino a oggi?
«Tre. Due sono romanzi, l’altro è questa raccolta di racconti».
Chi sono i protagonisti dei suoi racconti?
«In tutte le otto favole protagonisti sono gli animali, diversi per ogni racconto. Si passa da una coppia di pesci pagliaccio alle gabbianelle. C’è anche una coniglietta che vive oppressa da un regime autoritario, evitando di avere figli per timore che diventino soldati».
Perché questo titolo?
«Esopo è stato uno scrittore greco noto per le sue favole che di solito hanno un messaggio da trasmettere, proprio come le mie. Ecco perché ho pensato che questo libro potesse portare il suo nome. “Aspirante” perché non volevo avere l’arroganza di paragonarmi a lui. Sono attivista per molti argomenti, a partire dall’ambiente fino ai diritti civili. Sono convinto che temi umani si trovino anche in natura. Basti pensare al cambio di genere che nei pesci pagliaccio avviene naturalmente una volta nella vita: quando la femmina muore il maschio cambio sesso».
Qual è il messaggio che vuoi lanciare?
«Più di uno. Sono quelli di inclusione, accettazione e apertura verso la diversità di genere. L’idea mi è venuta nel 2023 quando la procura di Padova ha chiesto la cancellazione dello status di madri a coppie omogenitoriali. In quel momento ho deciso di scrivere favole che hanno come morale l’accettazione di temi progressisti, come per esempio quelli legati a cambio di sesso, utero in affitto e violenza di genere. La copertina è ispirata alla seconda favola, dl titolo “Uovo in affitto”, che tratta di maternità surrogata».
Progetti in cantiere?
«Sto già lavorando a un nuovo romanzo che prenderà spunto da una delle otto favole di “Racconti di un aspirante Esopo”».
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