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Home » Uncategorized » A Metrocittà una copia del Toson d’Oro

A Metrocittà una copia del Toson d’Oro

Novembre 7, 2025 da redazione Lascia un commento

A donarla è stato Paolo Penko per i quarant’anni di attività

Non solo artigianato artistico, ma anche passione, dedizione, amore e famiglia. È la ricetta di Paolo Penko, che insieme alla moglie Beatrice, ai figli Alessandro e Riccardo, guida da quarant’anni la sua bottega di arte orafa. Penko ha festeggiato, nella sala Luca Giordano di palazzo Medici Riccardi questa importante ricorrenza. E lo ha fatto donando a Metrocittà una copia del Toson d’Oro, l’onorificenza che Carlo V di Francia consegnò nel 1546 a Cosimo I de’ Medici. Questo prestigioso ordine cavalleresco, istituito dai Duchi di Borgogna, divenne un importante simbolo del suo potere. Fu indossato da Cosimo in molte occasioni pubbliche; è stato realizzato così come rappresentato nel ritratto del Duca della collezione Castello Odescalchi di Bracciano (1551).

Una sala con tanti ospiti: la sindaca di Firenze Sara Funaro, l’assessore allo sviluppo economico Jacopo Vicini, il segretario generale della Camera di Commercio di Firenze Giuseppe Salvini, Alessia Bettini per la Metrocittà. Presente anche una rappresentanza delle associazioni di categoria cittadine a testimoniare l’affetto e la presenza di Penko nel panorama fiorentino.

Penko: il quarantennale nell’ambito del Festival Il Magnifico

La festa del quarantennale della bottega era inserita nell’ambito del Festival Il Magnifico, curato da Leonardo Margarito insieme a Matteo Cichero e all’Associazione Culturale Visione. Il Festival, ispirato a Lorenzo il Magnifico, celebra la cultura multidisciplinare a Firenze. Un evento che unisce storia, arte e talento, riflettendo il carisma e le virtù del suo omonimo. Cuore pulsante del festival è proprio il premio realizzato dalla bottega di Penko. Vede raffigurato il sigillo epistolare di Lorenzo Il Magnifico, da sempre dedicato a dare voce e riconoscimento a giovani artisti under 35 provenienti da tutta Italia.

Tanti gli attestati di stima per l’attività svolta da Penko e famiglia a favore di Firenze. Un’attività che non è solo ricerca e storia, ma si proietta anche nel futuro. Come dimostrato dalle ultime collezioni presenti a palazzo Medici Riccardi, e dall’impegno per il cinema con la creazione dei gioielli di scena per i film “Il Conclave”, e per “La Ballata di un piccolo giocatore”.

Dichiarazioni su Penko e la sua attività

«Penko e la sua famiglia sono un’eccellenza di Firenze nel mondo. Questa ricorrenza testimonia anche l’attaccamento alla nostra città – ha dichiarato Alessia Bettini per la Metrocittà -. Ricordo ancora l’emozione che abbiamo provato per l’incoronazione del Marzocco. Oltre all’impegno della famiglia con la società San Giovanni Battista per creare ogni anno le croci di San Giovanni, anch’esse simbolo della storia di Firenze».

«Paolo Penko rappresenta la tradizione artigiana di Firenze – ha spiegato Sara Funaro, sindaca di Firenze -. È un piacere essere a questa ricorrenza, sapendo che ogni pezzo di questa bottega che va nel mondo rappresenta la città, la sua storia, le sue tradizioni, ma anche la capacità di rinnovarsi e portare avanti nel tempo la forza creativa che è stata motore di crescita per Firenze e i fiorentini».

«Tra me e Paolo c’è un’amicizia quarantennale – ha ricordato Jacopo Ferretti, segretario generale di Confartigianato Imprese Firenze -. Per questo sono onorato di essere a questa festa speciale per i quarant’anni di attività della sua bottega. C’è la tradizione di Firenze, certo, ma c’è anche tanta voglia di innovare. Paolo è stato il primo a inserire uno schermo in un gioiello, il VideoJewel fu un’innovazione incredibile dei primi anni 2000. Quella ricerca continua ancora, portata avanti anche dai figli che rappresentano il futuro di questa incredibile attività di artigianato artistico». 

«Paolo Penko e la sua famiglia sono un esempio, non solo per la passione che mettono nel loro lavoro, ma perché riescono a guardare al passato, a raccontare la tradizione di Firenze portandola nel futuro – ha detto Jacopo Vicini, assessore Sviluppo economico di Palazzo Vecchio -. Una passione che è stata tramandata anche ai figli che continuano in questa attività che nobilita la città. Sono proprio le botteghe a rendere unica Firenze. E il nostro compito è sostenerle insieme alle istituzioni del commercio, mettendo a disposizione i nostri strumenti per aiutare chi crede ancora nei grandi mestieri artigiani».

«Vedere la sala degli Specchi di Palazzo Medici Riccardi gremita, con oltre duecento persone riunite per celebrare i quarant’anni di Paolo Penko, è stato un segnale fortissimo – ha affermato Leonardo Margarito, direttore artistico Festival Il Magnifico -. Questo entusiasmo conferma quanto la bellezza e l’arte sappiano ancora unire le generazioni. Il Festival Magnifico di Firenze, che si sta affermando a livello nazionale, nasce proprio da questa visione: creare ponti tra passato e futuro, tra maestri e nuovi talenti, tra chi ha costruito una storia e chi la sta scrivendo oggi».

«Siamo qui per ringraziare Paolo, Beatrice, Riccardo e Alessandro perché rappresentano un esempio degli ambasciatori straordinari di Firenze in Toscana e nel mondo – ha sottolineato Giuseppe Salvini, segretario generale della Camera di Commercio di Firenze -. Arrivare al traguardo dei quarant’anni è complesso, serve passione, cuore, dedizione e una cura creativa verso l’innovazione. Paolo, la sua famiglia sua moglie e i suoi figli hanno saputo fissare in maniera straordinaria tradizione, innovazione e creatività con prodotti artigianali straordinari».

All’evento sono intervenuti anche Neri Torrigiani, ideatore e organizzatore (con il supporto di Donna Giorgiana Corsini) di “Artigianato e Palazzo”. Anche Claudio Bini, presidente della Società di San Giovanni Battista, in collaborazione con la Bottega Orafa Penko da oltre 23 anni. E ancora, Carlo Francini, sovrintendente dei musei comunali e direttore dei Musei Civici Fiorentini, responsabile dell’Ufficio Firenze Patrimonio Mondiale del Comune di Firenze. infine, Anita Valentini, storica e critica d’arte, presidente dell’associazione culturale “ModoFiorentino”. Anita è organizzatrice della mostra “Lo Scrigno Aperto” realizzata per 30esimo anniversario della Bottega Orafa Penko, sempre a Palazzo Medici Riccardi.

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