Il negozio storico, aperto nel 1952, chiude entro l’anno
A Firenze, in via dell’Ariento 32 R, c’è una bottega storica che da oltre settant’anni vende tessuti di ogni genere, tutti made in Italy. Si chiama “Bacci tessuti” ed è stata aperta nel 1952 in piazza del Mercato Centrale dalla “signora Ebe”. L’attività si è poi spostata negli anni ’80 nell’attuale sede, passando alla guida di Giancarlo Bacci (figlio di Ebe).

Bacci Tessuti ha sempre avuto una gestione familiare. Giancarlo ha portato avanti il negozio storico con la moglie Grazia Freschi, suo fratello Morveno Bacci con la moglie Anna. Alla fine degli anni ’80 è subentrata anche Patrizia, figlia di Giancarlo, insieme a suo marito Andrea Prayer. Quest’ultimo, dopo la morte del suocero nel 1996, è diventato il responsabile dell’attività, che oggi è disposta in 500 metri quadri, su due livelli (con magazzino annesso). Negli anni ‘60 il team ha toccato le diciotto persone.
Le parole del titolare Andrea Prayer
«Da noi, ieri come oggi, si può trovare in vendita ogni tipo di tessuto, dal cotone alla seta, dal lino alla lana, fino ai foderami – spiega Andrea Prayer, oggi 67enne -. Tutte stoffe che di solito vengono comprate da clienti del nord Italia. Siamo conosciuti anche al sud, per i nostri tessuti di qualità proposti a prezzi vantaggiosi. Vendiamo sia ad aziende che al dettaglio. In questi ultimi anni sono aumentati clienti spagnoli e sudamericani. La qualità italiana all’estero è molto apprezzata. Per scelta non abbiamo mai venduto on line o a distanza. Questo perché ritengo che le stoffe vadano toccate, occorre vedere dal vivo i colori, le sfumature che hanno. Il 23 dicembre apriremo le nostre porte per l’ultima volta. È stata una decisione sofferta, presa non perché gli affari vadano male, anzi. Ho solo scelto di “lavorare” in esclusiva come nonno dei miei quattro nipoti».
Bacci Tessuti, svendita fino al 23 dicembre

Bacci Tessuti passerà il testimone a un suo dipendente storico, oggi sessantenne, entrato a lavoro a soli sedici anni. Si chiama Massimiliano Raveggi e a marzo del 2026 inaugurerà il suo negozio in via dei Fossi 57 R. Si chiamerà “Il telaio”.
«Nome diverso ma fornitori e qualità dei tessuti rimane invariata – garantisce Andrea -. Io andrò a dargli una mano ogni tanto, so già che non riuscirò a stare troppo tempo lontano dalle mie stoffe. Inoltre, in vista di questo cambiamento, in questo periodo stiamo facendo offerte vantaggiose per la svendita di fine attività. Di tutti questi anni di lavoro porto via con me l’affetto ricevuto dai miei clienti, molti diventati cari amici. Ho tanti ricordi costruiti in questa bottega, dietro questo bancone. Ricordi autentici di una vita corsa più lenta rispetto a quella a cui siamo abituati oggi. Ma non meno carica di emozioni».
Alessandra Ricco
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