Altri quattro incontri a Rignano, Bagno a Ripoli, Rufina e Fiesole
Quattro incontri a ottobre contro il gioco d’azzardo per il progetto “Zero Azzardo”. A tenerli sarà il Gruppo Abele con Pasquale Somma, professionista di livello avanzato in ambito socio-educativo, di analisi transazionale,nelle aree di Rignano, Bagno a Ripoli, Rufina e Fiesole.
Ecco gli eventi nel dettaglio
A Rignano sull’Arno venerdì 24 ottobre (ore 21) presso il Centro Pastorale Carlo Acutis (in piazza XXV Aprile, 26/A). Sabato 25 ottobre (ore 10.30) con un incontro-colazione al circolo Arci di Fiesole. Sempre sabato 25 ottobre (ore 16) a Bagno a Ripoli nei locali della Fratellanza Popolare di Grassina (in via Spinello Aretino, 9), dove verrà presentato lo sportello di ascolto. Sempre domenica 26 ottobre a Rufina (ore 17) presso sala civica Barbugli presso la biblioteca comunale “Montagni” (in piazza Trieste 13).

Con Pasquale Somma, a intervenire ci sarà anche Mario Nardelli, infermiere al pronto soccorso con esperienza di pratica di gioco d’azzardo online. Proprio lui riporterà la sua esperienza relativa al Disturbo da Gioco d’Azzardo, alle problematiche che ha affrontato e come è riuscito ad uscirne.
“Zero Azzardo”: l’iniziativa va avanti fino a marzo 2026
L’iniziativa si svolge nell’ambito del progetto “Zero Azzardo”. Tale attività fino a marzo 2026 vedrà la Società della Salute Fiorentina Sud Est, i Servizi per le Dipendenze della Zona Fiorentina Sud Est, la cooperativa sociale Coop.21, l’Associazione Progetto Arcobaleno, l’Acli Provinciale Firenze e Aps Edera impegnati in una serie di interventi. Si tratta di informazione, sensibilizzazione, formazione e prevenzione nell’ambito del Disturbo da gioco d’azzardo (DgA) ad ampio spettro. E questo mediante uscite di Unità di Strada, attività rivolte a popolazione giovanile (14-24), associazioni sportive e di rappresentanza dei cittadini (anche stranieri) oltre a organizzare una campagna di comunicazione. L’attività si svolge in tre sub aree di intervento (Valdarno, Chianti e Valdisieve). L’obiettivo è raggiungere diversi target attraverso azioni mirate. Il tutto per creare una rete di collaborazione tra istituzioni, enti e associazioni e affrontare il problema del disturbo da gioco d’azzardo in modo efficace.
A tenere gli incontri anche Pasquale Somma, professionista di livello avanzato in ambito socio-educativo
Pasquale Somma è collaboratore del Serd dell’ASL To 5 come consulente ed esperto del Gioco d’azzardo problematico e patologico. È impegnato in una campagna di informazione e sensibilizzazione del fenomeno dell’azzardo. L’8 aprile 2025 è diventato educatore professionale ed è in grado di fornire consulenze di aiuto al Gruppo Abele. Quest’ultimo è un’associazione fondata a Torino nel 1965 da don Luigi Ciotti. L’obiettivo è contrastare l’emarginazione e la disuguaglianza sociale attraverso l’accoglienza e la promozione di iniziative culturali e politiche. Nata per stare dalla parte degli “Abele” (le persone emarginate), l’associazione ha sviluppato nel tempo varie attività. Come accoglienza, prevenzione e supporto, promuovendo la nascita di altre realtà come Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le Mafie (1995), LILA (Lega Italiana di Lotta all’AIDS, 1986), il CNCA (Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza, 1982).
Le parole di Francesco Pignotti, presidente della Società della salute Fiorentina Sud-Est e sindaco di Bagno a Ripoli
«Quella da gioco d’azzardo rappresenta oggi una delle forme di dipendenza più insidiose e meno visibili, ma con effetti profondi su persone, famiglie e comunità – dichiara Francesco Pignotti, presidente della Società della salute Fiorentina Sud-Est e sindaco di Bagno a Ripoli -. Per questo come SdS sosteniamo con convinzione il progetto Zero Azzardo. E anche tutte le iniziative di sensibilizzazione che, come il ciclo di incontri promossi dal Gruppo Abele con Pasquale Somma, puntano a informare, prevenire e offrire strumenti concreti di aiuto. La prevenzione passa attraverso la consapevolezza e la collaborazione tra istituzioni, operatori e cittadini. Solo così possiamo costruire un territorio più attento, solidale e capace di proteggere i più fragili. Un ringraziamento a tutte le realtà che concorrono a realizzare questo progetto. Per il loro impegno quotidiano nel contrastare un fenomeno che non riguarda solo chi gioca, ma tutta la collettività».
I dati del fenomeno nel 2024
Nel 2024, sono stati 24 gli utenti presi in carico dai due Servizi per le Dipendenze della Zona Firenze 2 Sud est proprio per il gioco d’azzardo patologico. 12 per il SerD Sud Est 1 Bagno a Ripoli (11 maschi, 1 femmina, di cui 1 nuovo utente) e 12 per il SerD Sud Est 2 Figline Valdarno (11 maschi, 1 femmina, di cui 3 nuovi utenti). Numeri in crescita ma che evidenziano il prevalere di casi sommersi.
Analisi del 2023 e il Bollettino Socio-Epidemiologico sulle dipendenze della Azienda Usl Toscana Centro
Più approfondita l’analisi sull’anno precedente. Il Bollettino Socio-Epidemiologico sulle dipendenze della Azienda Usl Toscana Centro riporta che nel 2023, per le problematiche da DgA, risultano in carico all’Azienda 555 persone (497 nel 2022). Il 30,1% è rappresentato da utenti “nuovi”. L’84,9% è di genere maschile e il 15,1% è di genere femminile (il rapporto M/F è pari a 5,6). La classe di età con maggiore frequenza per gli uomini va dai 40 ai 49 anni, per le donne prevalgono le ultra60enni. Si evidenziano titoli di studio molto bassi in entrambi i generi. Il 5,8% ha conseguito la licenza elementare, il 54.5% la licenza media, il 29,8% ha un diploma delle medie superiori, l’1% di un corso professionale, il 2,6% una laurea breve, il 3,7% una laurea magistrale. Il 17,8% risulta disoccupato e circa il 13% pensionato; oltre il 65% ha un’occupazione e quindi uno stipendio su cui basare il proprio gioco.
Il progetto Zero Azzardo
Il primo ambito d’intervento di Zero Azzardo riguarda gli interventi diretti alla popolazione generale attraverso uno sportello di ascolto (3 ore settimanali), informazione, sensibilizzazione e orientamento ai servizi. Prevista la formazione di un’unità di strada, composta da almeno due operatori (per due uscite settimanali della durata media di 3 ore ciascuna). A partire dal mese di febbraio le operatrici dell’Associazione Progetto Arcobaleno hanno già svolto uscite dell’unità di strada per rilevare il grado di conoscenza della problematica nei luoghi di aggregazione. Acli Firenze, per le due aree geografiche individuate (Chianti Fiorentino e Valdarno Valdisieve) ha effettuato una mappatura condivisa con i partner dei possibili soggetti da intercettare e coinvolgere (tre gli incontri già fissati).
Zero azzardo: gli ambiti di intervento
Tra gli ambiti d’intervento, ci sono le scuole secondarie di secondo grado della zona fiorentina sud est: l’Isis Giorgio Vasari di Figline e Incisa Valdarno, l’Isis Ernesto Balducci di Pontassieve e l’Isis Gobetti Volta di Bagno a Ripoli. Qui gli operatori di strada di Coop.21 hanno già tenuto incontri di informazione e sensibilizzazione sulla tematica del Disturbo da gioco d’azzardo, rivolti a sette classi di studenti del secondo, terzo e quarto anno. Prevista anche l’apertura di sportelli di ascolto per gli studenti e incontri rivolti agli insegnanti, con l’obiettivo di aumentare la consapevolezza sui rischi legati gioco d’azzardo, prevenire l’insorgere di dipendenze dal gioco d’azzardo tra adolescenti e giovani.
Coop.21 insieme all’Associazione Progetto Arcobaleno si è occupata anche della prevenzione nei luoghi di lavoro: è stata costituita l’equipe che lavorerà in questo contesto attraverso attività di networking finalizzata a individuare, contattare e formalizzare la cooperazione con le aziende e la realizzazione di interventi di sensibilizzazione rivolti ai lavoratori. È stata inoltre svolta attività di informazione e sensibilizzazione sul tema del gioco d’azzardo e del DgA. Questo con il coinvolgimento di circa 100 lavoratori delle aziende con cui è stata formalizzata la cooperazione.
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