Fino all’11 novembre ecco “Sulle tracce di Carlo. La Basilicata di Fosco Maraini”
Dopo l’allestimento al Teatro La Compagnia, la mostra fotografica “Sulle tracce di Carlo. La Basilicata di Fosco Maraini” si sposta al Mercato Centrale di Firenze (Terrazza enoteca, primo piano) dove sarà visibile fino all’11 novembre. L’esposizione, a cura di Adriano Rigoli e Marco Capaccioli, presidente e vicepresidente dell’Associazione Nazionale Case della Memoria, accompagna il corpus di eventi dal titolo “Carlo Levi 50”, pensato dall’associazione in occasione di tre ricorrenze: i cinquant’anni dalla scomparsa dell’autore, l’80° anniversario della pubblicazione di “Cristo si è fermato a Eboli” e il 90° anniversario della condanna al confino. Eventi iniziati lo scorso settembre con le iniziative al Teatro La Compagnia, che hanno visto la partecipazione di Luigi De Lorenzo sindaco di Aliano, Marcello Pittella presidente del Consiglio regionale della Basilicata e Umberto Montano fondatore e presidente del cda di Mercato Centrale Firenze.
Toscana e Basilicata unite da una mostra
La mostra unisce quindi due regioni, la Toscana e la Basilicata, nel segno di due personaggi, Carlo Levi e Fosco Maraini, legati all’Associazione Nazionale Case della Memoria dalle loro abitazioni presenti nella rete. Si tratta della casa del confino di Levi, ad Aliano (MT) borgo lucano che fu il suo luogo di esilio e ispirazione per il suo libro più famoso, dove si trova anche la sua tomba, e Casa Maraini, in località Pasquìgliora nel Comune di Molazzana (LU), luogo scelto dall’antropologo come rifugio. Un “paradiso selvaggio” a 982 metri di altitudine dell’Alpe di Sant’Antonio, in posizione panoramica sulla Pania Secca.
Le foto selezionate per la mostra raccontano la Basilicata dell’immediato dopoguerra attraverso gli scatti di Fosco Maraini: qui la Lucania, spesso concepita come terra lontana e di confine, prende corpo con le sue contraddizioni e il suo fascino arcaico. Una raccolta di scatti che avrebbero dovuto far parte di “Nostro Sud”, volume mai realizzato ideato nei primi anni ’50 da Maraini con l’editore Diego De Donato e Carlo Levi. Un progetto che secondo De Donato e Levi doveva denunciare l’arretratezza delle condizioni sociali e l’urgenza di un intervento a favore del Mezzogiorno. Per Maraini, invece, l’interesse preminente fu di ritrarre le persone centro della loro cultura e della loro storia, come aveva fatto durante i suoi soggiorni in Giappone e con la cultura orientale.
Chi promuove l’iniziativa
L’iniziativa è promossa da Associazione Nazionale Case della Memoria e Comune di Aliano. È realizzatain collaborazione conRegione Toscana – Consiglio Regionale, Cinema Teatro La Compagnia, Associazione Lucana di Firenze, Gabinetto Scientifico G.P. Viesseux, Fondazioni Alinari per la fotografia, Società Filosofica Italiana di Firenze, Comitato Fiorentino per il Risorgimento e Associazione Culturale Ideerranti. Centro Associazioni Culturali Fiorentine. Ha inoltre il patrocinio di Ministero della Cultura, Comune di Firenze, Fondazione Carlo Levi-Roma, Regione Basilicata – Consiglio regionale, Programma operativo Val d’Agri. Con il sostegno di Fondazione Eni Enrico Mattei, Mercato Centrale di Firenze, Gal Lucania Interiore e con Unicooop Firenze come sponsor tecnico. Vede inoltre il contributo di Fondazione CR Firenze nell’ambito del progetto Memorie di cultura.
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