Il 25 e 26 ottobre la 46ª edizione della Festa del Marrone accende il borgo amiatino tra tradizione, teatro popolare e sapori autentici
È tutto pronto per la Festa del Marrone di Campiglia d’Orcia, in programma sabato 25 e domenica 26 ottobre. L’edizione numero quarantasei si preannuncia speciale: il raccolto 2025, ancora in corso, ha regalato castagne sane e di ottima qualità, un risultato non scontato in un’annata difficile per molte altre zone del Monte Amiata. E sarà proprio questo frutto, il Marrone del Monte Amiata IGP, il protagonista assoluto di due giornate all’insegna del gusto e della convivialità, tra degustazioni, incontri con i produttori locali e un’atmosfera che profuma di legna e tradizione.

Chi parteciperà potrà acquistare direttamente dai castanicoltori del territorio, ascoltando i loro racconti sulle caratteristiche organolettiche e culturali di un prodotto che da secoli rappresenta il cuore dell’identità amiatina.
Una festa che racconta l’anima di un paese
A Campiglia, “La Festa”, come la chiamano i suoi abitanti, non è solo un appuntamento gastronomico: è un rito collettivo, un momento in cui l’intera comunità si riconosce. Organizzata dalla Pro Loco con il patrocinio del Comune di Castiglione d’Orcia, la manifestazione affonda le sue radici nella storia agricola della zona, quando la castanicoltura era fonte di sostentamento e di socialità.
Da quasi cinquant’anni, i tre rioni del paese – Agitati, Borgassero e Dentro – si sfidano in una gara di creatività che trasforma le strade di Campiglia in un vero e proprio teatro a cielo aperto. Scenografie, costumi, rappresentazioni e musica animano il borgo in una sfida che coinvolge tutti, dai più giovani ai più anziani. Il pubblico, parte integrante dell’evento, è chiamato a votare la migliore rappresentazione, rendendo la Festa del Marrone un’esperienza partecipata e sempre nuova.
Tradizione, identità e futuro del Marrone del Monte Amiata
Oltre alla convivialità e allo spettacolo, la Festa del Marrone è un esempio di come una tradizione possa evolversi senza perdere autenticità. Campiglia d’Orcia ha saputo trasformare la festa di fine raccolto in un momento di valorizzazione del territorio e della cultura locale. Qui la castanicoltura non è solo memoria, ma anche futuro: i castagneti continuano a essere curati con passione, e sempre più giovani agricoltori scelgono di investire nella produzione sostenibile del Marrone del Monte Amiata IGP, adottando pratiche biologiche e promuovendo una filiera corta e di qualità.
In un’epoca in cui il legame con la terra rischia di perdersi, Campiglia d’Orcia dimostra che tradizione e innovazione possono convivere. Custodire i boschi, valorizzare i frutti e celebrare la comunità significa mantenere viva un’identità che si rinnova ogni autunno, tra il profumo delle castagne arrostite e il calore di un paese che sa accogliere.
Un appuntamento da non perdere sul Monte Amiata
La Festa del Marrone di Campiglia d’Orcia 2025 è più di una sagra: è un’esperienza autentica che unisce gusto, storia e creatività. Un’occasione per scoprire uno dei borghi più suggestivi del Monte Amiata, immergersi nella sua cultura e lasciarsi coinvolgere da un evento capace di emozionare e di raccontare, attraverso le sue castagne, l’anima più vera della Toscana.
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